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Economia

Più iniziative in centro: "Appello Fondazione e Camera di Commercio"

Per maggiori iniziative in centro servono budget più alti. L'equazione non fa una piega. L'assessore allo sviluppo economico del Comune di Forlì, Maria Maltoni, risponde alle domande

Per maggiori iniziative in centro servono budget più alti. L'equazione non fa una piega. L'assessore allo sviluppo economico del Comune di Forlì, Maria Maltoni, risponde alle domande di Forlitoday, sottolineando come Fondazione Carisp e Camera di Commercio “potrebbero dare maggiori contributi economici alle azioni di promocommercializzazione di Forlì nel Cuore”. Insomma valorizzare e moltiplicare le iniziative che hanno successo, con un budget più alto.

L'allarme sulla situazione del centro storico ormai arriva dai cittadini, dalle associazioni di categoria e dalle parti sociali. Qual'è la situazione vista dal Comune?

Il tema della crisi del commercio riguarda non solo i centri storici ma tutte le città, come hanno confermato le associazioni di categoria. Su Forlì scontiamo indubbiamente l'elemento legato all'apertura dell'Iper, come in tutte le città dove vengono aperte grandi strutture. Il problema si crea nell'immediato, quando il centro commerciale è ancora un elemento di grande novità, come ora. A questo si è aggiunta la deregulation degli orari. A fronte di aperture così ampie, nei centri storici si fatica a competere, trattandosi per lo più di piccole attività a conduzione familiare. La corte di cassazione ha respinto il ricorso che chiedeva che le Regioni potessero intervenire sul tema degli orari. Mi auguro che il nuovo parlamento legiferi in questa direzione.

Cosa fa l'amministrazione?

Cerchiamo di portare avanti tutte le politiche di promocommercializzazione intraprese all'interno del centro storico

Evidentemente tutte le iniziative messe in campo da Fondazione, associazioni culturali e Comune non bastano o non sono quelle giuste. Il Capodanno in Piazza Saffi, ad esempio, è stato un 'flop'.

E' un giudizio relativo. Gli organizzatori hanno parlato di una piazza quasi piena, circa un migliaio di persone, che per Forlì è tanto. Sicuramente c'è un problema di quantità delle iniziative: le attività che il Comune contribuisce a realizzare attraverso Forlì nel Cuore funzionano bene. Andrebbero potenziate per realizzare più eventi. La Fondazione fa scelte autonome: su palazzo Talenti Framonti è stata investita una cifra enorme, ma il cantiere è aperto da tempo, e dà un'impressione di precarietà. Spero che al più presto venga completata anche l'ultima parte.

Il target culturale che vuole contraddistinguere Forlì, forse non è troppo di nicchia?

Le grandi mostre hanno una ricaduta importante sul territorio dal punto di vista turistico, e il riscontro c'è anche sulla rete alberghiera, sono un elemento di attrattività, per chi viene da fuori, significativo e distintivo. La scelta, fatta dalla Fondazione, nel palazzo Monte di Pietà, in corso Garibaldi, di mettere uffici al piano terra, interrompendo la rete commerciale, secondo me non è stata azzeccata. Per quanto riguarda gli elementi di promocommercializzazione messi in campo da Forlì nel Cuore, credo che soggetti del territorio, come Fondazione e Camera di commercio, potrebbero dare contributi maggiori

Cittadini e commercianti cosa dovrebbero fare in più? E bar e ristoranti?

E' un cane che si morde la coda, spesso non c'è l'offerta. Ho visto bar che stanno chiusi il sabato pomeriggio. Sicuramente andrebbero fatte valutazioni migliori sulle opportunità di vendita. Inoltre si è creato un atteggiamento poco positivo, incentivato anche dai media, che dà una visione negativa del centro storico dal punto di vista della sicurezza. Questo, in un momento così difficile, non aiuta a pensare positivo

Il tavolo sul centro storico e la qualità del lavoro è attivo?

Ci siamo dati appuntamento entro fine gennaio

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