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Venerdì, 29 Marzo 2024
Economia

Aperture festive, dipendenti imbufaliti: e spunta la censura su Facebook

Molti lavoratori hanno denunciato ai sindacati "carichi di lavoro e nastri orario impossibili, ma anche un clima fortemente negativo con la Direzione del Centro". E sulla polemica del 26 dicembre spunta la censura su Facebook

"L’esperimento di un’assemblea sindacale di sito svoltasi ieri sera in sede sindacale ha dato esito positivo. Oltre cinquanta le lavoratrici e i lavoratori del centro Commerciale “la Punta di Forlì” che si sono presentati all’assemblea convocata per lo sciopero del 26 dicembre, un risultato non scontato considerato l’alto tasso di precarietà presente nell’ipermercato". Inizia così la nota congiunta diramata da Filcams CGIL Forlì, Fisascat CISL e Uiltucs UIL riguardo alla giornata di sciopero prevista il 26 dicembre prossimo, giorno di Santo Stefano, all'Iper di Forlì, la cui direzione ha deciso l'apertura nonostante la festività.

L’assemblea è stata "l’occasione per sentire le storie di persone a cui la liberalizzazione selvaggia ha letteralmente stravolto la vita , persone che a gran voce chiedono al sindacato , alla società civile , alle Istituzioni di intervenire per fermare un modello di consumo che non porta vantaggi a nessuno, nemmeno alla grande distribuzione organizzata". Quest'anno anche Bennet di Forlimpopoli e il Conad Montefiore di Cesena saranno chiusi il 25 e 26 dicembre, mentre le Befane (a differenze degli anni precedenti) saranno aperte il 26 ma solamente per mezza giornata.

CENSURA SU FACEBOOK - Molti lavoratori hanno denunciato ai sindacati "carichi di lavoro e nastri orario impossibili, ma anche un clima fortemente negativo con la Direzione del Centro Commerciale, lo dimostra il fatto, come dicono le commesse “imbufalite”,  che la stessa direzione abbia censurato i commenti di contrarietà alle aperture festive, tutti legati al valore della famiglia e del diritto ad avere un tempo libero, dalla pagina Facebook del centro Commerciale, bloccando poi ogni possibilità di esprimere una qualsiasi opinione".

"IN NOME DI QUALE LIBERALIZZAZIONE?" - "In tanti ieri sera si sono chiesti  - prosegue la nota congiunta dei sindacati - ma quale liberalizzazione costringe a stare aperti? Questo è ciò che  avviene al centro commerciale “La Punta” di Forlì. Le aziende sia commerciali che pubblici esercizi che vorrebbero chiudere sono tante, ma sulla scelta pesa la scure dei 1000.00 euro di sanzione che il Centro Commerciale intende applicare, “in barba” alla tanto sbandierata libertà d’impresa;  e se è vero che la Direzione del Centro comunica il diritto ad effettuare più aperture di quanto previsto nell’accordo di avvio siglato in Comune in ragione del fatto che le norme sono cambiate, allora è anche vero che nessuna sanzione deve essere effettuata agli esercizi commerciali che intendono chiudere nelle aperture ulteriori a quelle previste in quell’accordo".

LA RICHIESTA AL COMUNE - "Le OO.SS  hanno chiesto all’Amministrazione Comunale  di aggiungere all’Ordine del Giorno della riunione dei componenti il “Tavolo del Patto territoriale per lo sviluppo armonico del centro storico e la qualità del lavoro” prevista per il giorno 20 dicembre 2012 ore 17.00 in Comune  il tema della libertà d’impresa di chiudere senza sanzioni nei giorni festivi e la necessità di definire un calendario sostenibile e concordato delle aperture per il 2013".

L'APPELLO AI CITTADINI: "NON FATE SHOPPING FESTIVO" - Filcams CGIL Fisascat CISL Uiltucs UIL assieme ai lavoratori del centro commerciale chiedono alla cittadinanza di non effettuare lo “shopping festivo”nel giorno del 26 dicembre. A tal fine si effettueranno da oggi al 26 dicembre volantinaggi nelle piazze , nelle chiese , e in generale nei luoghi ricreativi per sensibilizzare l’opinione pubblica ad un commercio sostenibile per tutti , consumatori, lavoratori, imprese".

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