Iper, chiusura di Sisley e Benetton: presto nuovo incontro per la riapertura

"Ancora nessuna risposta" in merito alla chiusura dei negozi Sisley e Benetton al centro commerciale "Punta di Ferro". E' quanto affermano Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs Uil in seguito ad un incontro che si svolto mercoledì mattina in Provincia e al quale hanno preso parte anche gli assessori alle politiche del lavoro di Provincia e Comune. Erano inoltre presenti anche le nove commesse che sono state licenziate.

I sindacati hanno lamentato "la mancata comparizione del datore di lavoro che con varie e inconsistenti adduzioni a sua giustificazione ha comunicato con lettera a dir poco intempestiva che non avrebbe partecipato a quel tavolo di confronto". Quindi ritengono "grave il fatto che l’imprenditore abbia ritenuto di non presenziare quando lo scopo di quel tavolo doveva servire da una parte per aprire un confronto di salvaguardia occupazionale delle lavoratrici in previsione di una nuova apertura dei negozi (per questo erano presenti come soggetti interessati il centro commerciale e il Comune), dall’altro per la necessità di avvio di un percorso di ammortizzatori sociali che salvaguardino, almeno temporaneamente, le lavoratrici".

Provincia e Comune si sono resi disponibili ad attivarsi nei confronti della ditta in merito agli ammortizzatori sociali. L'assessore Maria Maltoni, insieme alle organizzazioni sindacali, convocherà a breve un nuovo tavolo con la Direzione del centro commerciale per verificare e discutere sulla riapertura dei negozi anche in previsione di auspicabili e possibili sviluppi nei prossimi giorni.

I sindacati, "pur esprimendo rammarico per la mancanza del datore di lavoro, per le tempistiche e giustificazioni utilizzate e per un atteggiamento completamente diverso dal confronto precedente in merito al negozio del centro storico, apprezzano lo sforzo di tutti i presenti al tavolo e auspicano una chiusura positiva e in tempi brevi della vertenza". E ribadiscono la richiesta "di un impegno da parte di tutti per  una risoluzione positiva che veda la ricollocazione di tutte le lavoratrici".