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Giovedì, 25 Aprile 2024
Economia

L'effetto Covid sull'economia: la flessione nei vari settori col rischio della seconda ondata

Il calo del valore aggiunto (a valori reali) della provincia di Forlì-Cesena nel 2020 dovrebbe attestarsi attorno al 9,6%

La seconda ondata della pandemia da covid-19 rischia di compromettere il recupero dell'economia locale dopo gli effetti della prima ondata. In base alle previsioni di ottobre (Prometeia), il calo del valore aggiunto (a valori reali) della provincia di Forlì-Cesena nel 2020 dovrebbe attestarsi attorno al 9,6%, (Emilia-Romagna -10,0%, Italia -9,8%). La flessione del valore aggiunto per l’anno in esame è comune a tutti i principali macrosettori: -3,7% agricoltura, -13,2% manifatturiero, -10,0% costruzioni, e -8,7% servizi. "Siamo tuttora in una situazione complessa e difficile da valutare - dichiara Alberto Zambianchi, Presidente della Camera di commercio della Romagna -. La “fotografia” ad ottobre permette previsioni sulla nostra economia che, però, possono essere fortemente influenzate dagli sviluppi della pandemia Covid-19 e dalla sua “seconda ondata”. Continuano, pertanto, a essere necessarie riletture e revisioni costanti e in tempi più rapidi del consueto, a fronte di uno scenario grave e in continuo mutamento.

"Ancora una volta la crisi colpisce tutti i settori e tutte le tipologie di imprese, ma si presenta più profonda per le piccole imprese, per i territori a vocazione turistica e per quelli con una più forte presenza di imprese artigiane ed “export-oriented”. I nostri Territori stanno però dimostrando una buona di resilienza e ci avvantaggia essere situati in Emilia-Romagna, una delle regioni che trainano abitualmente lo sviluppo dell’intero Paese - aggiunge -. La Camera di commercio della Romagna, consapevole di questa realtà e del suo ruolo, continua a erogare, senza averli mai interrotti, i suoi servizi e le sue funzioni, anzi, ha intensificato il supporto alle imprese, anche con modalità organizzative diverse, grazie all’alta digitalizzazione delle proprie attività. Inoltre, operando in network con il Sistema camerale regionale e nazionale, la Camera della Romagna porta avanti strategie di crescita e sviluppo di medio e lungo periodo, in sinergia con le Istituzioni locali, le Associazioni di Categoria e le Fondazioni presenti nei territori".

I numeri

Le esportazioni diminuiranno del 12,8% (-11,5% Emilia-Romagna, -12,6% Italia). In termini di produttività e capacità di spesa, il reddito disponibile delle famiglie è previsto in flessione del 3,6% (-3,8% Emilia Romagna; -3,1% Italia); 26.200 euro il valore aggiunto per abitante (28.700 Emilia-Romagna; 23.200 Italia); 58.000 euro il valore aggiunto per occupato (64.400 Emilia-Romagna; 61.200 Italia). Le forze di lavoro (somma tra occupati e disoccupati) sono previste in flessione dell’1,5% e gli occupati del 2,0%. Il tasso di attività (riferito al totale della popolazione) è stimato al 48,5% (in flessione rispetto al 49,3% del 2019), superiore al dato regionale (47,9%) e nazionale (42,4%). Il tasso di occupazione (riferito al totale degli occupati) si attesta al 45,6%, superiore al livello regionale (44,9%) e nazionale (38,2%). Il tasso di disoccupazione è previsto al 6,0% (6,2% a livello regionale, 9,8% a livello nazionale) e in aumento nel 2021 (6,6%). Nel 2021, infine, si prevede un rimbalzo del valore aggiunto (+6,6%) a fronte di un +7,1% a livello regionale e +6,3% a livello nazionale.

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