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La Camera di Commercio celebra la Giornata della trasparenza: "Vogliamo essere un luogo di dialogo e incontro"

La Giornata della trasparenza della Camera di commercio della Romagna, che si è tenuta giovedì è stata l’occasione per presentare i nuovi strumenti messi in campo per diventare sempre di più un' amministrazione aperta al dialogo e all'ascolto dei bisogni delle imprese e del territorio

La Camera di Commercio della Romagna - Forlì-Cesena e Rimini ha organizzato, in occasione dell’annuale Giornata della trasparenza, l’evento “La pubblica amministrazione di domani: dalla trasparenza alla partecipazione per la creazione di valore comune”. La prima parte dell’evento è stata dedicata alla trasparenza nella Camera della Romagna e ha aperto i lavori Maria Giovanna Briganti, vice segretaria generale della Camera di commercio della Romagna, introducendo il tema della trasparenza come strumento per una amministrazione più vicina a cittadini e imprese.

“La nostra Camera sicuramente vuole essere “una casa di vetro”, obiettivo che vogliamo raggiungere, andando oltre all’assolvimento di tutti gli obblighi normativi in materia di trasparenza, a partire da quelli di pubblicazione di tutti i dati, le informazioni e i documenti previsti dalla norma, che comunque curiamo e monitoriamo con attenzione, anche attraverso l’organo di valutazione indipendente che ogni anno “certifica” il livello di compliance rispetto ai parametri definiti da Anac - ha dichiarato Briganti -. Per noi essere trasparenti significa anche essere accessibili: l’accessibilità è una dimensione importante della trasparenza e il nostro ente lavora periodicamente per migliorare il proprio sito e le azioni di comunicazione. Promuoviamo la trasparenza, anche attraverso i servizi di regolazione del mercato, a tutela delle imprese e dei consumatori, la compartecipazione alle azioni di sistema e territoriali per la tutela della legalità nel tessuto economico locale: la trasparenza è un asset fondamentale della legalità oltre che della integrità. La nuova sfida della Camera della Romagna è ora quella di essere sempre più una amministrazione aperta, aperta all’ascolto dei bisogni del territorio e in particolare delle sue imprese, soprattutto quelle di minori dimensioni e meno strutturate, perché possano essere maggiormente competitive e integrate nella comunità in cui operano, grazie ad innovazione e sostenibilità”.

“Vogliamo fare sempre più della trasparenza un fatto concreto, la Camera di commercio vuole essere luogo di dialogo e di incontro - ha dichiarato Carlo Battistini, presidente della Camera di commercio della Romagna -. Per la definizione del nuovo programma pluriennale 2022-2027, adottato oggi dal Consiglio camerale, abbiamo scelto di utilizzare lo strumento della consultazione pubblica, accessibile a tutti, per acquisire spunti, richieste e anche critiche su cui impostare le linee strategiche e di intervento dell’azione camerale. Sempre nell’ottica del dialogo e quindi del superamento della comunicazione monodirezionale, rientra anche l’iniziativa camerale di creazione del portale lavoro, con nuova community digitale, un vero e proprio luogo virtuale di interazione tra Camera, imprenditori, scuole, studenti e loro genitori. La Camera è parte promotrice e integrante di numerosi network territoriali per la condivisione di obiettivi e progetti strategici condivisi, all’interno di processi di co-governance che vedono nella partecipazione di tutti gli stakeholders il loro tratto distintivo. Oltre ai numerosi protocolli in essere sul tema specifico della legalità, la Camera ha aderito a importanti strumenti di pianificazione strategica territoriale, quali il Piano Strategico della provincia di Rimini e del suo territorio, il Patto Clima e Lavoro regionale e quello della provincia di Rimini e ora Romagna Next, che coinvolge anche Ravenna. Obiettivo comunque di queste iniziative è il superamento della mera logica della performance, per concentrarsi sulla ricerca di risultati condivisi e duraturi, in grado di impattare positivamente sulle persone, le imprese e l’ambiente. E per questi obiettivi di così alto profilo e complessità, la valorizzazione delle reti, lo sviluppo di sistemi strutturati di collaborazione tra istituzioni pubbliche e private e rappresentanti della società civile sono fondamentali e imprescindibili per delineare in modo trasparente una visione unitaria di futuro e per mettere a fattore comune risorse e strumenti”.

Nella seconda parte dell’evento, il focus tematico: la pubblica amministrazione verso una pianificazione strategica integrata e condivisa. Sono intervenuti Daniele Paci, magistrato della Direzione Distrettuale Antimafia del Tribunale di Ancona, sul tema “La trasparenza, un bene comune”; Ivan Cecchini, Ddirettore dell’Osservatorio sulla criminalità organizzata della provincia di Rimini, su “L'Open Government per l’integrità della PA e la tutela della legalità del sistema economico”; Alberto Caporale, Dirigente Area Sviluppo risorse umane e processi organizzativi per il Sistema camerale, di Unioncamere nazionale, su “Gli strumenti di pianificazione strategica della Pubblica Amministrazione: il Piao e la trasparenza” e Valentina Ridolfi, Coordinatrice progetti del Piano Strategico Rimini e suo territorio, con un approfondimento su “Romagna Next - per un piano strategico di area vasta partecipato e condiviso”.

“Come ho già avuto modo di dire la Rimini che vorrei, ma vale per tutto il nostro territorio e il Paese, è verde, azzurra e trasparente - sottolinea Daniele Paci, Magistrato -. La trasparenza, quindi, come bene comune e come contributo al contrasto delle infiltrazioni della criminalità organizzata nei nostri territori. Un punto di partenza e non di arrivo per tutte le nostre azioni, sia dei singoli, sia delle Istituzioni”. "Il diritto mette in gioco anche le nostre capacità relazionali, la solidarietà, la cooperazione, la fiducia reciproca e non solo la verticalità della legge - ha dichiarato Ivan Cecchini, direttore dell’Osservatorio sulla criminalità organizzata della provincia di Rimini -. La felicità al pari del dolore non è una questione privata e personale da consumare in solitudine, ma pubblica e collettiva da vivere in città. Il lavoro, l'impegno condiviso con le parti sociali, i sindacati, le associazioni datoriali, promosso insieme alla camera di Commercio della Romagna, ha portato alla nascita dell'osservatorio sulla legalità ed alla sottoscrizione del patto su legalità ed appalti, forme di cooperazione fra i diversi livelli di governo ed i diversi soggetti della collettività".

“Il Piano integrato di attività e di organizzazione è connotato da una forte valenza di trasparenza - ha dichiarato Alberto Caporale, dirigente di Unioncamere nazionale -. È, infatti, un documento pubblico che rappresenta scelte strategiche e azioni operative che un ente di servizi, come la Camera di commercio, intende compiere a beneficio della comunità di utenti e del territorio economico di riferimento”. “Per un territorio come la Romagna, caratterizzata da una forte vocazione turistica e che sta orientando il proprio sviluppo strategico sul tema del benessere e del ben vivere, quello della sicurezza è un ambito di lavoro fondamentale - ha commentato Valentina Ridolfi del Piano Strategico Rimini -. Perché la sicurezza è un bisogno essenziale dei cittadini tutti, temporanei o permanenti che siano. In quanto tale, è anche una componente essenziale dell'attrattività territoriale. Affrontare in maniera coesa, collaborativa e trasparente questo ambito può quindi contribuire in maniera importante a rigenerare in chiave contemporanea la storica vocazione della Romagna come terra dell'accoglienza”.

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