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La cooperazione continua a creare lavoro: crescono gli addetti e oltre la metà sono donne

L’assemblea sarà aperta dalla relazione del presidente di Confcooperative Fc Stefano Lazzarini che illustrerà i dati emersi dalle rilevazioni dei bilanci delle cooperative aderenti

'Etica e legalità nella Cooperazione'. E’ questo il titolo scelto per l’appuntamento annuale dell’assemblea di Confcooperative Forlì Cesena. L’assemblea si tiene venerdì, alle ore 16 a Forlì, nella sala conferenze della Fiera, in via Punta di Ferro.  Saranno presenti il vescovo della Diocesi di Forlì-Bertinoro, Lino Pizzi, e il presidente di Confcooperative Emilia Romagna, Francesco Milza.

Dopo la relazione del presidente Stefano Lazzarini sui risultati economici e sociali conseguiti dal sistema Confccoperative nel 2013, interverranno  il Prof. Massimiliano Marzo, docente di Macroeconomia presso la Facoltà di Economia dell’Università degli Studi di Bologna, Don Erio Castellucci, docente di Teologia presso l’Istituto Superiore di Scienze Religiose S. Apollinare di Forlì e il Presidente nazionale di Confcooperative, Maurizio Gardini. Al termine verranno consegnati gli attestati aziendali a diciassette cooperative che festeggiano anniversari importanti della loro attività. L’assemblea sarà aperta dalla relazione del presidente di Confcooperative Fc Stefano Lazzarini che illustrerà i dati emersi dalle rilevazioni dei bilanci delle cooperative aderenti.

“L’analisi di questi indicatori consente una lettura ancora in prevalenza positiva, pur in presenza di criticità in alcuni settori – commenta Lazzarini - la cooperazione resiste nonostante la crisi, presenta fatturato e occupazione in lieve crescita e ha dimostrato di difendere per quanto possibile l’occupazione, anche sacrificando la redditività. Sono diversi anni che sosteniamo come questo modello societario riesca a garantire opportunità occupazionali altrimenti inesistenti. Lo dimostrano le cooperative create da lavoratori rimasti a casa o quelle che hanno consentito a giovani nei settori più innovativi di avviare un’attività professionale. Questo concetto va strettamente unito ad altre considerazioni che fanno della cooperazione un sistema valoriale oltre che economico: i cooperatori sono in genere persone che si assumono le proprie responsabilità, combattono contro il dispendio di risorse economiche, per risolvere i problemi partono dai bisogni, dell’uomo e della società. Crediamo che una ripresa economica sia possibile solo se unita all’equità sociale e che l’economia e il mercato non debbano essere disgiunti dalla solidarietà.  Non è un caso che il titolo della nostra assemblea 2013 sia Etica e Legalità nella cooperazione.”

I numeri del Sistema

Gli indicatori, che da anni vengono messi a confronto raccogliendo dati reali dai bilanci delle cooperative aderenti riguardano i soci, gli occupati, il valore della produzione, le retribuzioni e le imposte pagate. Gli ultimi due indicatori forniscono una fotografia ancora più  circostanziata del valore e del peso economico del sistema cooperativo a livello territoriale e del contributo reso al tessuto economico-sociale. Al 31/12/2013 le cooperative aderenti a Confcooperative FC erano 246, a queste si devono aggiungere  le 7 Banche di Credito Cooperativo che fanno parte del sistema, per un totale quindi di 253. Le cooperative attive nel Forlivese sono 125, con 9.740 soci e 4240 addetti. Nel Cesenate le restanti cooperative tra cui grandi realtà dell’Agroalimentare  e del Terzo Settore, contano su un totale  di 21. 204 soci, mentre gli addetti  superano le 10mila unità.

Guardando all’occupazione gli addetti risultano 14.708, con un +0,38% rispetto al 2012,  un piccolo segno positivo che assume tuttavia un valore assai più significativo, poiché rappresenta la capacità  di creare occupazione da parte della cooperazione, in un momento in cui i dati del mercato del lavoro continuano ad essere  drammatici anche nella nostra provincia.  Di tutti gli addetti circa 9mila sono donne, confermando che la cooperativa è rimasta una delle  maggior opportunità per l’occupazione femminile.

L’avicunicolo e l’ortofrutticolo in particolare sono riusciti a mantenere opportunità di occupazione, gli altri settori stanno soffrendo, anche se in percentuali diverse. Sono in diminuzione  invece i soci, il dato del 2013 si attesta a 34.676  (- 1,66%). Il calo appare conseguenza di razionalizzazioni interne in alcune compagini societarie. Il Valore della Produzione  è risultato in aumento del 3,24 % dal 2012 al 2013. Il dato infatti è passato da  3.774 milioni di euro ai  3.893 del 2013. Guardando ai settori sul fronte di questo indicatore si nota il segno negativo  per il Forestale e per i Servizi, mentre hanno presentato un fatturato in crescita il Sociale (+ 5,23 %), l’Industriale (+ 16,81), il Vitivinicolo (+11%). Performance positive  anche nell’Avicolo, nell’Ortofrutticolo e nel Culturale.

 Il Capitale Sociale ha superato i  73 milioni di euro  contro i 69.042.700 (è il tentativo di perseguire la strada della maggior capitalizzazione per essere più solidi sul mercato), il Patrimonio Netto supera i 520 milioni di euro, gli Oneri finanziari si attestano sui 46 milioni di euro nel 2013, il totale delle Imposte pagate supera gli 8 milioni di euro. Le 7 BCC operano sul territorio provinciale con 105 sportelli (in leggera diminuzione) e rappresentano quasi 21.600 soci. Nel 2013 segno positivo per i Depositi (variazione + 1,10%) che si attestano sui  4 milioni di euro, mentre per gli Impieghi variazione percentuale negativa di  -1,54% (nel 2013 € 3.828 a fronte di € 3.888 nel 2012.

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