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Ferretti, la paura è alle spalle: lo stabilimento produttivo di Forlì non chiuderà

Ferretti terrà aperti tutti gli stabilimenti in Italia, con il Ministero che avrà il compito di verificare ogni tre mesi le prospettive economiche della storica impresa

Salvo lo stabilimento produttivo forlivese della Ferretti. La fumata bianca è arrivata al termine di un tavolo tecnico, durato ben 6 ore, nella sede del Ministero dello Sviluppo Economico. Erano presenti i manager dell'azienda nautica, il presidente della Regione, Vasco Errani, il sindaco di Forlì, Roberto Balzani, ed in sindacati. Ferretti terrà aperti tutti gli stabilimenti in Italia, con il Ministero che avrà il compito di verificare ogni tre mesi le prospettive economiche della storica impresa.

Ad attendere l'esito dell'accordo una delegazione di un centinaio di dipendenti, arrivati in bus da Forlì, Cattolica e Mondolfo. Mercoledì sono previste delle assemblee nel corso delle quali verranno resi noti i dettagli dell'esito del vertice. Entrano in campo gli ammortizzatori sociali per risolvere le problematiche organizzative e la riduzione del personale dello stabilimento sarà gestita esclusivamente tramite la mobilità volontaria.

Un ruolo importante, oltre che da lavoratori e sindacati, è stato giocato dal Comune, che si è impegnato a modificare l'accordo di programma per l'area del Ronco, per dare più tempo al Gruppo per l'intervento edilizio. Positivo anche il commento del parlamentare forlivese Marco Di Maio, che nelle settimane aveva posto la questione Ferretti sul tavolo del sottosegretario allo Sviluppo Economico, Claudio De Vincenti. Di Maio parla di "un risultato importante, frutto di un intenso lavoro di squadra. Che non finisce qui".

Anche il consigliere regionale, Thomas Casadei, esprime "piena soddisfazione per l’esito positivo del tavolo tecnico sul Gruppo Ferretti convocato al Ministero dello Sviluppo economico dopo un intenso lavoro condotto a più livelli, a cui hanno partecipato numerosi rappresentanti politici e istituzionali. Salvaguardare la permanenza dell’azienda nella nostra regione e nel territorio forlivese, garantendo i livelli occupazionali attuali e, quindi, il futuro delle lavoratrici e dei lavoratori, era un passo fondamentale ma assolutamente non scontato fino a pochi giorni fa".

''Decisivo - ha proseguito Casadei - è stato l'impegno congiunto delle istituzioni tutte – dalla Regione al Comune di Forlì – e dei sindacati che, insieme, hanno affrontato l’intera vicenda nell’interesse primario dei lavoratori e delle lavoratrici, mirando alla salvaguardia dell’attività produttiva e dell’azienda. Dopo i casi dell’Alpi e della Dometic anche questa difficile vertenza ha avuto un esito positivo. Ora occorre fare tutto il possibile per ottenere altri risultati a tutela del lavoro in altre aziende problematiche, a cominciare dall’Electrolux-Zanussi''.

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