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La Uil: "Vogliamo risposte, governo e politica non si occupano del Paese reale"

"La Uil è fortemente motivata a dare sostanza e continuità ad una mobilitazione nel Paese, che intende manifestare l’insoddisfazione per una manovra di bilancio inadeguata", affermano Borghetti ed Imolesi

Il centro universitario di Bertinoro ha ospitato mercoledì il consiglio territoriale della Uil di Cesena e della Uil di Forlì. Presenti i segretari delle due camere sindacali Marcello Borghetti ed Enrico Imolesi - che hanno introdotto i lavori -, ma anche Giuliano Zignani, segretario della Uil Emilia-Romagna, ed Emanuele Ronzoni, segretario organizzativo nazionale Uil, che con i loro interventi hanno dato un contributo importante ad un dibattito molto partecipato grazie agli interventi delle delegate e dei delegati.

"La Uil è fortemente motivata a dare sostanza e continuità ad una mobilitazione nel Paese, che intende manifestare l’insoddisfazione per una manovra di bilancio inadeguata - affermano Borghetti ed Imolesi -. Da troppo anni la classe politica è affezionata ad idee liberiste, che spesso hanno dato mano libera al mondo imprenditoriale, senza che sia arrivato il benessere che questa fallimentare idea di società prometteva. Al contrario si è generato un diffuso sfruttamento del lavoro, che ha diffuso diseguaglianze e insicurezza, che usa le persone e che colpisce tutti, ma ancora di più colpisce i giovani e le donne. Sono stati attaccati i sistemi di protezione sociale, la previdenza, la sanità, la scuola, indebolendo i pilastri di quello che dovrebbe essere uno stato moderno e democratico. Lo sviluppo, quando c’è, viaggia separatamente dalla qualità del lavoro e dalla occupazione stabile e l’illegalità si diffonde in pezzi consistenti dell’economia. Gli sprechi, a a partire dall’evasione fiscale, non sono stati attaccati e in preda a questa iniquità siamo prossimi al famigerato e insostenibile socialmente, ritorno della legge pensionistica Fornero".

"La Politica di fronte a questi problemi, soffia pericolosamente divisioni strumentali, creando fratture che non esistono fra giovani e anziani, dimenticando che in altri termini si sta parlando di genitori e figli e di nonni e nipoti, uniti dagli stessi problemi. La classe politica si è solo occupata della sostenibilità economica di certe scelte e mai di sostenibilità sociale - rimarcano -. Di fronte a questi temi, saranno disponibili nei prossimi mesi e anni circa 200 miliardi, da una Europa che pare cambiare segno alla famigerata austerità, che per la Uil sono indispensabili per cambiare la società e il modello di sviluppo, nel segno di portare al centro la persona, i suoi valori i suoi bisogni e non il profitto di pochi. Ricordiamo che le imprese in questo ultimo anno e mezzo hanno ricevuto 170 miliardi senza condizionalità".

"Di fronte ad una pandemia, dove la mancata assunzione di una legge sull’obbligo vaccinale ha scaricato sul mondo del lavoro ulteriori tensioni, e di fronte ad un periodo così duro per i cittadini, la Uil è convinta che Governo e classe politica non possano neanche immaginare, di emarginare dal confronto e da risposte importanti, lavoratrici e lavoratori, pensionate pensionati, dando risposte e non chiacchiere, alle tematiche dei giovani e di genere. La Uil è consapevole che sarà una vera battaglia, una lunga battaglia, ma l’avvertimento di tanta parte del “Paese reale” alla politica per costruire una società giusta e diversa, sarà l’elemento che misurerà la qualità delle risposte che attendiamo dal Governo", concludono.

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