Aziende, il Sistri sospeso fino al 30 giugno 2013

Il Governo, con la norma di sospensione contenuta nel decreto legge recante “Misure urgenti per la crescita del Paese”, approvato dal Consiglio dei Ministri il 15 giugno scorso, ha disposto la sospensione del Sistema di controllo della tracciabilità dei rifiuti (Sistri) fino al 30 giugno 2013.

Chiarisce Alberto Camporesi, responsabile del servizio ambiente e sicurezza di Confartigianato Forlì “si tratta di una misura chiesta con forza da Confartigianato, che da tempo sta denunciando l’inadeguatezza del sistema, sia per l’aggravio di burocrazia che comporta, sia per gli ingenti costi che le imprese hanno già dovuto sostenere senza ricevere un servizio adeguato.” La misura approvata dal Consiglio dei Ministri non configura l’ennesima proroga dell’entrata in operatività del Sistri, ma vuole essere, almeno nell’intenzione del Ministro proponente, una sospensione finalizzata a ridisegnare complessivamente l’architettura del sistema, anche alla luce delle proposte formulate proprio da Confartigianato.

Continua Camporesi “oggi sono sospesi tutti gli effetti delle norme relative al Sistri, compresi gli obblighi di iscrizione, pagamento dei contributi e utilizzazione delle schede. Rimane in vigore il regime di contabilizzazione dei rifiuti di tipo tradizionale, incluse le modalità di adempimento degli obblighi, l’entità e fattispecie delle sanzioni, nonché le regole poste a corredo e integrazione degli obblighi descritti, come, per esempio, la possibilità di tenuta dei registri presso le associazioni imprenditoriali anche per i rifiuti pericolosi.” Diverso il discorso relativo alla gestione delle apparecchiature informatiche Sistri, in giacenza presso le imprese (USB, black box, SIM, ecc.) nonché ai contributi antecedenti il 2012, conclude, infatti, Camporesi “stiamo facendo pressioni affinché al più presto siano diramate specifiche istruzioni da parte del Ministero dell’Ambiente per chiarire come dovranno comportarsi le aziende.”