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Economia

Le imprese femminili stabili in provincia, 7580 attive: commercio e agricoltura i settori principali

“L’imprenditoria femminile, come il lavoro femminile in genere, è stato fortemente colpito dagli effetti negativi della pandemia, perciò i segnali positivi che giungono dall’analisi dei dati di questo primo semestre fanno ben sperare"

I dati Infocamere-Movimprese, al primo semestre 2021, rilevano per il territorio Romagna – Forlì-Cesena e Rimini un aumento annuo delle imprese femminili attive, lievemente inferiore a quello regionale e nazionale; da sottolineare che l'ultimo incremento si verificò cinque anni fa. Tra i principali settori, crescono Alloggio e ristorazione, Attività immobiliari e Servizi alle imprese, mentre calano Commercio, Agricoltura e Industria manifatturiera; stabili i Servizi alle persone. Si evidenzia, inoltre, la crescita delle società di capitale.

"L’imprenditoria femminile, come il lavoro femminile in genere, è stato fortemente colpito dagli effetti negativi della pandemia, perciò i segnali positivi che giungono dall’analisi dei dati di questo primo semestre fanno ben sperare. Donne e giovani hanno, infatti, un ruolo importantissimo nell'economia e per questo il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, destina loro risorse dedicate - dichiara Alberto Zambianchi, presidente della Camera di commercio della Romagna –. So bene, inoltre, che le donne imprenditrici hanno una valenza molteplice nel tessuto sociale ed economico, perché sanno essere ottime imprenditrici, senza nulla togliere ai loro ruoli tradizionali di madri e di mogli. E tutto ciò nonostante siano ancora molte le barriere che le donne imprenditrici devono superare, tra cui la carenza di politiche dedicate, in primis quelle per l'accesso al credito, e quelle per incentivare le donne a sviluppare competenze imprenditoriali".

Zambianchi ricorda che sabato si celebrerà il World Entrepreneurs’ Day, la Giornata internazionale degli imprenditori e, quindi, anche delle imprenditrici: "Si tratta di un'iniziativa importante mirata a creare consapevolezza per l'imprenditorialità, l'innovazione e la leadership in tutto il mondo. In questa occasione è importante ricordare che la gender equality, la parità di genere, è un elemento chiave per la crescita economica. La strada per la parità è ancora lunga, ma la consapevolezza del valore e della necessità dell'imprenditoria femminile è necessaria e utile a scardinare vecchi schemi".

Le Imprese Femminili: focus provinciale Forlì-Cesena

Al 30 giugno  in provincia di Forlì-Cesena si contano 7.580 imprese femminili attive che costituiscono il 20,7% del totale delle imprese attive (21,3% in regione e 22,6% a livello nazionale). Nel confronto con il 30 giugno 2020, si riscontra una stabilità delle imprese femminili (-0,1%), a differenza dell’aumento che si registra in Emilia-Romagna (+0,9%) e in Italia (+0,9%).

I principali settori economici risultano il Commercio (25,4% delle imprese femminili), l'Agricoltura (17,0%), le Altre attività di servizi (soprattutto servizi alle persone) (13,4%), l’Alloggio e ristorazione (11,6%), l’Industria Manifatturiera (8,3%) e le Attività immobiliari (5,6%). Rispetto al 30 giugno 2020, si registrano cali in alcuni settori: -1,0% nel Commercio, -1,6% nell’Agricoltura, -1,8% nelle Altre attività di servizi e -1,7% nel Manifatturiero. Mentre sono in crescita i settori Alloggio e ristorazione, dell'1,4%, e Immobiliare, dell’1,7%.

I settori con la più alta incidenza percentuale delle imprese femminili sul totale delle imprese attive sono, nell'ordine: Altre attività di servizi (57,3%), Alloggio e ristorazione (31,7%), Noleggio, agenzie viaggio e servizi alle imprese (25,5%), Commercio (24,4%) e Agricoltura (20,5%). Riguardo alla natura giuridica delle imprese femminili, prevalgono le imprese individuali (68,1% del totale), seguite dalle società di persone (16,3%) e società di capitale (13,7%), In termini di variazione annua, crescono le imprese individuali (+0,4%) e calano le società di persone (-2,4%), mentre rimangono stabili le società di capitale.

In un contesto di analisi territoriale, si evidenzia come più della metà delle imprese femminili provinciali (il 51,8%) si trovano nei comuni di Forlì (28,7%) e Cesena (23,1%), ossia nei “Grandi centri urbani”. Buona anche la presenza nei comuni di Cesenatico (9,1%), Forlimpopoli (3,0%) e Bertinoro (2,7%), ossia nei cosiddetti “Comuni di cintura” (totale 14,8%), e di Savignano sul Rubicone (4,8%), San Mauro Pascoli (2,6%), Gatteo (2,5%), Gambettola (2,4%) e Longiano (1,7%) (”area del Basso Rubicone”, totale 14,0%). Ad essi vanno aggiunti i comuni di Meldola (2,4%) (Valle del Bidente), Bagno di Romagna (1,9%) e Mercato Saraceno (1,8%) (Valle del Savio), Castrocaro Terme e Terra del Sole (1,9%) (Valle del Montone). In sintesi, il 53,9% delle imprese femminili attive si trova nel comprensorio di Cesena e il 46,1% in quello di Forlì.

In ultimo, i comuni con la più alta incidenza percentuale delle imprese femminili sul totale delle imprese attive risultano essere Santa Sofia (29,8%), Premilcuore (27,7%), Rocca San Casciano (25,3%), Castrocaro Terme e Terra del Sole (23,6%), Modigliana (23,4%), Forlimpopoli (23,1%), Civitella di Romagna (22,7%) e Savignano sul Rubicone (22,6%).

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