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Economia

Le imprese straniere crescono in provincia, in particolare nei settori commercio e costruzioni

I principali settori economici delle imprese straniere risultano le Costruzioni (37,5% delle imprese straniere), e il Commercio (26,1%)

I dati Infocamere-Movimprese, al I semestre 2021, rilevano per il territorio Romagna – Forlì-Cesena e Rimini una buona crescita delle imprese straniere attive, lievemente inferiore all’incremento regionale ma nettamente superiore alla variazione nazionale. Al 30 giugno in provincia di Forlì-Cesena si contano 3.760 imprese straniere attive, che costituiscono il 10,3% del totale delle imprese attive (13,0% in Emilia-Romagna e 11,0% in Italia).

Nel confronto con il 30 giugno 2020 si riscontra un incremento delle imprese straniere del 4,0%, lievemente inferiore all’aumento regionale (+4,3%) ma ben superiore alla variazione nazionale (+2,9%).I principali settori economici risultano le Costruzioni (37,5% delle imprese straniere), il Commercio (26,1%), l’Industria Manifatturiera (10,3%), l’Alloggio e ristorazione (7,6%), le Altre attività di servizi (prevalentemente servizi alle persone) (5,2%) e i Trasporti (3,9%). Rispetto al 30 giugno 2020 crescono le imprese straniere in tutti i settori sopra citati: +4,8% nelle Costruzioni, +3,8% nel Commercio, +5,5% nel Manifatturiero, +4,0% nell’Alloggio e ristorazione, +1,0% nelle Altre attività di servizi e +5,0% nei Trasporti.

I settori con la più alta incidenza percentuale delle imprese straniere sul totale delle imprese attive sono, rispettivamente: Costruzioni (25,1%), Commercio (12,4%), Trasporti (11,8%), Industria Manifatturiera (11,2%), Altre attività di servizi (11,1%) e Noleggio, agenzie viaggio e servizi alle imprese (10,4%). Riguardo alla natura giuridica delle imprese straniere prevalgono nettamente le imprese individuali (83,7% del totale), seguite, a distanza, dalle società di capitale (9,8%) e società di persone (6,2%). In termini di variazione annua crescono sia le imprese individuali (+3,5%) sia le società di persone (+0,9%), ma, soprattutto, le società di capitale (+12,5%).

In un contesto di analisi territoriale, poi, si evidenzia come più della metà delle imprese straniere provinciali (il 55,1%) si trovano nei comuni di Forlì (33,7%) e Cesena (21,4%), ossia nei “Grandi centri urbani”. Buona anche la presenza nei comuni di Cesenatico (9,0%), Forlimpopoli (2,5%) e Bertinoro (1,9%), ossia nei cosiddetti “Comuni di cintura” (totale 13,4%), e di Savignano sul Rubicone (7,4%), Gatteo (4,4%), San Mauro Pascoli (3,9%), Gambettola (2,7%) e Longiano (1,4%) (”area del Basso Rubicone”, totale 19,8%). Ad essi vanno aggiunti i comuni di Meldola (2,1%) e Civitella di Romagna (1,0%) (Valle del Bidente), Castrocaro Terme e Terra del Sole (1,6%) (Valle del Montone), Mercato Saraceno (1,3%) e Bagno di Romagna (1,0%) (Valle del Savio).

In sintesi, il 54,9% delle imprese straniere attive si trova nel comprensorio di Cesena e il 45,1% nel comprensorio di Forlì. I comuni con la più alta incidenza percentuale delle imprese straniere sul totale delle imprese attive risultano essere Gatteo (18,9%), Savignano sul Rubicone (17,6%), San Mauro Pascoli (13,7%), Forlì (12,1%), Gambettola (11,4%) e Cesenatico (10,8%). Infine, i principali Paesi di provenienza degli imprenditori stranieri, riferiti alle imprese individuali (le uniche per le quali è possibile fare un’analisi per nazionalità) sono, nell’ordine, Albania (578 imprese), Romania (367), Cina (364), Marocco (332) e Tunisia (205); in termini di incidenza, i suddetti Paesi raggiungono il 58,7% del totale straniero.

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