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Economia

Piccole imprese e appalti, contributi ai piccoli comuni: "Un’opportunità per l'edilizia"

Confartigianato Forlì ha chiesto agli amministratori del comprensorio di considerare negli appalti per la concessione dei lavori anche le micro e piccole imprese del territorio.

Dopo l'inserimento, nella legge di bilancio per il 2019, di contributi per quasi 400 milioni di euro da destinare ai Comuni fino a 20mila abitanti per investimenti in opere pubbliche di manutenzione, per la messa in sicurezza di scuole, strade, edifici pubblici e per il patrimonio comunale, Confartigianato Forlì ha chiesto agli amministratori del comprensorio di considerare negli appalti per la concessione dei lavori anche le micro e piccole imprese del territorio.

Sempre nella legge di stabilità è, infatti, indicato che, tutti i comuni, fino al prossimo 31 dicembre, potranno far eseguire i lavori tra i 40 mila e i 150mila euro con affidamento diretto previa consultazione di tre operatori economici. Mentre, per i lavori tra 150mila e 350mila euro si potrà utilizzare la procedura negoziata coinvolgendo almeno dieci operatori economici. Un traguardo raggiunto anche grazie all’intensa attività di confronto col Governo svolto dalla Confederazione. Come spiega Marco Valenti, vicesegretario di Confartigianato Forlì, "con questi provvedimenti le amministrazioni locali possono contribuire al rilancio dell’economia del territorio. Le imprese artigiane non saranno più escluse, a causa dei limiti dimensionali, dall’affidamento di lavori".

"Oltre a sostenere il sistema produttivo locale, con ricadute positive sulla comunità, sarà possibile affidare l’esecuzione degli interventi a realtà che non solo operano, ma vivono lo stesso territorio, ulteriore garanzia di efficienza e qualità del lavoro svolto - conclude -. Confartigianato porta avanti, da anni, la battaglia affinché sia rivista la normativa per gli appalti, per evitare il fenomeno degli affidamenti a realtà fuori regione che subappaltano a terzi la realizzazione, finendo con provocare ritardi e, talvolta, lavori mal eseguiti, se non, addirittura, mai terminati. Gli appalti a km 0, come definiti dal ministro del Lavoro, sono una grande opportunità per le imprese dell’edilizia, settore che, più di altri, è stato colpito dagli effetti della lunga crisi dell’ultimo decennio".

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