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Economia

"Licenziati per aver scioperato", si discute del caso in un incontro pubblico

L'appuntamento è organizzato dal comitato di sostegno ai lavoratori, che ripercorre così il caso

Venerdì la sala del Foro Boario organizzerà un incontro sulla vicenda dei dipendenti di una cooperativa che lavora per BRT, licenziati per aver scioperato. L'appuntamento è organizzato dal comitato di sostegno ai lavoratori, che ripercorre così il caso: "Tutto è iniziato quando un gruppo di lavoratori della BRT di Gatteo ha deciso di alzare la testa contro condizioni di lavoro con carichi eccessivi e contratti al ribasso con diverse irregolarità di remunerazione e orari. La tensione si è alzata ulteriormente quando all’interno dello stabilimento si è costituito il nuovo sindacato Sol Cobas in seguito al licenziamento di 6 operai con contratti a tempo determinato. A febbraio una serie di scioperi aveva ottenuto il reintegro dei 6 operai, ma già a marzo è stato di nuovo necessario scioperare dato che ai lavoratori aderenti al Sol Cobas era stato ridotto l’orario di lavoro, a fronte di nuove assunzioni. Dopo uno sciopero bianco, 16 lavoratori sono stati licenziati".

"Il 23 ottobre un picchetto dei lavoratori ha bloccato i cancelli - prosegue il comitato -. Le richieste sono il reintegro dei licenziati, la definizione di regole di ingaggio sindacali e la fine delle interferenze aziendali sulle scelte sindacali dei lavoratori. Durante il tavolo aperto in Prefettura, l’unica soluzione ventilata è stata l’accettazione dei licenziamenti in cambio di una buonuscita I lavoratori hanno rifiutato e non sono disposti ad accettare compromessi al ribasso. Sono determinati a proseguire la lotta, che è una lotta di tutti".

Continuano: "Non è possibile chiudere gli occhi davanti a operai licenziati per essersi organizzati in un sindacato diverso e per aver cominciato a pretendere il rispetto dei propri diritti, in un ambiente - quello della logistica -, in cui troppo spesso il lavoro è sfruttamento brutale e la dinamica messa in gioco dalle aziende è favorire una sistematica divisione e contrapposizione tra lavoratori. Un ambiente lavorativo in cui spesso sindacati collusi con le aziende praticano il crumiraggio, arrivando a colpire e boicottare le lotte di sigle sindacali diverse". Il Comitato di sostegno "rinnova il proprio impegno a sostenere i lavoratori nella lotta per il reintegro e per il rispetto dei loro diritti. Nessuna elemosina, ma lavoro".
 

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