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Economia Santa Sofia

Democrazia e dei diritti umani: master al CeUB per 30 studenti dell'est Europa

Durante i 45 giorni di permanenza a Santa Sofia, i 30 studenti seguiranno anche un programma di escursioni e visite sul campo, utili per rafforzare la comunicazione interculturale, l'adattabilità e una mentalità interculturale, che sono alla base dei valori trasversali del programma

Fino al 14 ottobre trenta studenti provenienti prevalentemente dai Paesi dell’area balcanica sono protagonisti all'Ostello della Gioventù di Santa Sofia grazie al Master Erma (European Regional Master’s in Democracy and Human Rights), coordinato dalle Università di Sarajevo e di Bologna con l'Istituto per l'Europa Centro-Orientale e Balcanica, e co-finanziato dalla Commissione Europea e dal Ministero degli Affari Esteri. Incentrato sui temi della democrazia e dei diritti umani, il master universitario è attivo dall’anno accademico 2000/01 e si articola in tre fasi, che vedono impegnati studenti in un percorso di studio approfondito su questi fondamentali tematiche, attraverso un approccio interdisciplinare che abbraccia le scienze politiche, gli studio storico-sociali, il diritto, l’economia e la filosofia.

Dopo una prima fase del master svolta in aula a Sarajevo e sette settimane di stage in varie organizzazioni internazionali ed istituti di ricerca nell’area balcanica, i partecipanti sono in questa fase ospiti del CeUB nella sede dell'Ostello di Santa Sofia dove, fino al 14 ottobre, parteciperanno alla 21esima scuola estiva internazionale promossa dall’Iniziativa Centro Europa (Ince) dal titolo ‘'Managing Diversities in Democracy: Minorities, Territory, Self-Determination’’ e potranno infine concentrarsi sulla finalizzazione dei loro lavori di tesi, affiancati dai tutor accademici. "Attraverso iniziative come questa - sottolinea Giampaolo Amadori, amministratore delegato CeUB - il nostro Centro si è caratterizzato sempre più come motore per l'internazionalizzazione del territorio. Erma, in particolare, ha il merito di riunire ragazzi di etnie diverse provenienti da un'area geografica attraversata da fasi di divisioni e guerre; insieme per discutere sui temi della pace e della democrazia".

L’offerta didattica di Erma è suddivisa in tre fasi e combina gli studi accademici con la ricerca sul campo ed esperienza pratica di tirocinio all’estero in uno dei Paesi della regione balcanica, per promuove la creazione di una generazione di funzionari, esperi, analisti con prospettive contemporanee per la gestione dello Stato e per le organizzazioni intergovernative e non governative, università e gruppi di riflessione. Co-direttori del programma sono il professor Zdravko Grebo ed il professor Stefano Bianchini, coadiuvati dai coordinatori Mariana Hadzijusufovic e dal prof. Francesco Privitera. Lo staff accademico è affiancato dai tutors Alina Trkulja, Mersiha Behlulovic, Giuseppe Picheca e Adriano Remiddi. Durante i 45 giorni di permanenza a Santa Sofia, i 30 studenti seguiranno anche un programma di escursioni e visite sul campo, utili per rafforzare la comunicazione interculturale, l'adattabilità e una mentalità interculturale, che sono alla base dei valori trasversali del programma."L'Unione Europea - sottolinea Francesco Privitera - sostiene il programma Erma con finanziamenti garantiti fino al 2021, avendolo riconosciuto come il migliore esistente sotto il profilo della didattica, della gestione e della qualità strutturale dell'intero impianto organizzativo".

“L’idea del programma è nata negli anni ’90 – spiega il professor Francesco Privitera - con l’intenzione di offrire agli studenti dell’ex Jugoslavia una cornice dove conoscere e approfondire i problemi dei loro territori”. Anche l’Unione europea li ha notati, conferendo al Master il premio come miglior percorso di studi sui diritti umani e garantendo i fondi fino al 2021 "anno in cui si spera che tutti i paesi del balcani siano entrati nella Comunità Europea – continua il prof. Privitera – e non ci sia più bisogno del nostro corso”.

“Siamo molto contenti di vedere che il nostro centro Universitario lavora sempre di più in un campo internazionale – continua Gianpaolo Amadori, amministratore delegato del ceUB – e questo porta pregio non solo al nostro centro ma a tutto il territorio. L’ostello di S.Sofia è una struttura da valorizzare e noi siamo felici di poter ospitare qui i nostri studenti". I ragazzi, oltre a portare avanti il loro percorso di studi, " avranno modo di conoscere il territorio e di collaborare con le varie associazioni del paese - dice il sindaco di Santa Sofia Daniele Valbonesi - e faremo sì che abbiano il meglio dell’ospitalità romagnola".

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