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Auto, altro tonfo del mercato dell'auto: "L'Italia unico Paese senza incentivi"

"L'Unrae - afferma il presidente, Michele Crisci - ribadisce il forte sconcerto per la decisione delle istituzioni di non assegnare nella Legge di Bilancio le risorse economiche necessarie per incentivare il mercato dell’auto con un piano triennale"

Cosa c'è dietro il tonfo del mercato dell'auto? Per l'Unrae, l'associazione che rappresenta le Case estere operanti sul mercato italiano delle autovetture, dei veicoli commerciali e industriali, dei bus e dei caravan e autocaravan, il dato del 2021 è stato influenzato da una politica di sostegni frammentari e, in ultimo, dalle aspettative disattese dei consumatori per l’assenza di incentivi nella manovra economica del Governo approvata in Parlamento.

"L'Unrae - afferma il presidente, Michele Crisci - ribadisce il forte sconcerto per la decisione delle istituzioni di non assegnare nella Legge di Bilancio le risorse economiche necessarie per incentivare il mercato dell’auto con un piano triennale. Finora, le pur scarse risorse destinate con interventi “stop and go” hanno avuto un impatto positivo nel promuovere la mobilità elettrica: le immatricolazioni di veicoli full-electric, plug-in hybrid e hybrid sono, infatti, aumentati del 274% nell’ultimo anno e mezzo, con indubbio impatto positivo sul rinnovo del parco e sulla riduzione emissioni".

"L’assenza di una strategia almeno di medio periodo, con un piano di interventi organico - aggiunge Crisci - farà ricadere i costi economici della transizione sui consumatori, e i costi sociali sui lavoratori di un comparto che genera un fatturato commisurabile al 20% del Pil". In un contesto europeo, dove si distinguono i piani di incentivazione varati in Francia, Germania, Spagna, Regno Unito, l’Italia spicca tra i maggiori mercati come l’unico a non aver previsto alcuna risorsa per l’automotive. Per il solo 2022 fra Pnrr e Leggi di Bilancio la Germania ha stanziato 2.100 milioni di euro, la Francia 1.245 e la Spagna 619 milioni di euro.

"Di fronte al segnale scoraggiante di una Legge di Bilancio priva di attenzione verso un settore fondamentale della transizione ecologica - conclude Crisci - l’Unrae sostiene la necessità urgente di istituire un tavolo di lavoro che definisca una strategia volta a incentivare la diffusione di vetture di ultima generazione, accelerare il rinnovo del parco circolante, promuovere le infrastrutture di ricarica e varare la riforma fiscale del settore".

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