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Giovedì, 18 Aprile 2024
Economia Bertinoro

La Regione mette sul piatto 150mila euro euro per aiutare le famiglie dei lavoratori che perdono il posto

Ed ecco il provvedimento dell'Emilia-Romagna, varato dalla giunta Bonaccini con un primo stanziamento da 150.000 euro

La Regione Emilia-Romagna mette sul piatto 150.000 euro per aiutare le famiglie dei lavoratori che perdono il posto. La misura arriva nel piano della vertenza Mercatone Uno che ha messo in difficolta' 450 famiglie in regione, lasciando 'a piedi' altrettanti dipendenti. Ed ecco il provvedimento dell'Emilia-Romagna, varato dalla giunta Bonaccini con un primo stanziamento da 150.000 euro. I fondi andranno ai Comuni "perche' possano, a loro volta, destinare risorse a nuclei familiari di lavoratori sospesi dal lavoro e senza retribuzione, in attesa di vedere attivati gli ammortizzatori sociali e che si trovano anche a rischio di esclusione dalle misure di protezione sociale ordinarie", come spiega un comunicato.

"Si tratta di un primo supporto a carattere emergenziale e transitorio - afferma il presidente della Regione, Stefano Bonaccini - destinato ai Comuni o loro Unioni, a titolo di rimborso una tantum, affinche' possano assegnare risorse alle famiglie che piombano di colpo in condizioni di fragilita' economica nel momento in cui uno dei componenti e' coinvolto in particolari casi di crisi aziendali, per rispondere a bisogni inderogabili e urgenti nel periodo non coperto da ammortizzatori sociali". I fondi, spiega ancora Bonaccini, "riguardano i Comuni dove si trovano sedi aziendali e punti vendita, ma anche quelli dove concretamente risiedono i lavoratori che ora non godono di altre misure di supporto, in attesa che la situazione si sblocchi". Il provvedimento "trovera' la sua prima applicazione per il Mercatone Uno e per lavoratori e lavoratrici che davvero si trovano a vivere una situazione drammatica, essendo sospesi tra occupazione e disoccupazione, in ogni caso senza stipendio e senza ammortizzatori". 

Per quanto riguarda il caso Mercatone, scrive ancora Bonaccini, "ogni giorno che passa diventa evidente come il Governo debba sbloccare subito la cassa integrazione, procedendo alla liquidazione del Tfr dei lavoratori e occupandosi dei clienti d'intesa con le associazioni dei consumatori". I contributi, che potranno essere assegnati ai Comuni per un periodo che va dal 1 giugno 2019 e fino al 31 dicembre 2020, potranno essere utilizzati per il pagamento dell'affitto, delle bollette di casa, di beni di prima necessita', di spese mediche o a carattere di urgenza, "nonche' esenzioni o agevolazioni riferite a servizi comunali". Saranno i Comuni sedi di aziende in crisi, di loro unita' produttive o punti vendita, e quelli di residenza dei lavoratori coinvolti, a verificare le concrete necessita' delle famiglie.

"La vicenda del Mercatone Uno ha portato duramente alla ribalta una situazione di grave difficolta' da parte dei lavoratori interessati dalla crisi", commenta l'assessore regionale alle Attivita' produttive Palma Costi. "Il nostro impegno, di nuovo gia' domani alla riunione che si terra' domani al ministero del Lavoro a Roma, continua a essere finalizzato alla risoluzione non temporanea della crisi". Allo stesso tempo "chiediamo che il Governo faccia la propria parte accelerando il piu' possibile le misure di sua competenza, mentre il sistema emiliano-romagnolo, con le istituzioni in prima linea, continuera' a lavorare in modo unitario con le rappresentanze sindacali, i Comuni, in sintonia con le associazioni di consumatori, al fianco dei lavoratori e delle lavoratrici oggi rimasti senza alcun reddito". (fonte Dire)

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