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Giovedì, 28 Marzo 2024
Economia

La tecnologia 3D per il campo sanitario: start-up friuliana guarda con interesse a Forlì

on sede legale a Trieste, l’azienda intende investire anche nel territorio forlivese, portandovi l’innovazione dei propri macchinari.

Una startup innovativa punta gli occhi su Forlì. Si tratta di Aid4Med, specializzata nella realizzazione di modelli tridimensionali per i settori chirurgici (ortopedico, dentale, cardiaco, maxillofacciale e urologico) grazie alla tecnologia di 3D Printing industriale. Con sede legale a Trieste, l’azienda intende investire anche nel territorio forlivese, portandovi il know-how del proprio team e l’innovazione dei propri macchinari.

Aid4Med nasce con l’obiettivo di supportare e aiutare i chirurghi nella gestione dei casi clinici quotidiani, fornendo modelli anatomici patient specific ad alta definizione, ovvero ricostruendo sezioni anatomiche a partire dalle immagini di diagnostica classica come risonanze magnetiche, tac o scanner 3D.  Grazie alle ricostruzioni tridimensionali, i chirurghi possono studiare, analizzare il caso specifico ed effettuare valutazioni prima dell’intervento, riducendo così i rischi per il paziente. Oltre a questi, lo studio effettuato su modelli altamente realistici comporta una conseguente riduzione anche dei tempi di intervento e di degenza, e allontana la possibilità di insorgenza di errori e imprevisti durante la fase operatoria, non deducibili invece tramite diagnostica classica. 

Nata nel novembre del 2017, l’azienda vanta prestigiose collaborazioni; tra i partner si annoverano tra gli altri l’Université libre de Bruxelles, l’ospedale UZ Brussel e l’istituto Auxologico IRCSS Clinica Capitanio di Milano. Oggi Aid4Med intende investire anche in Emilia Romagna. "Credo molto nel potenziale della Romagna, una terra che da sempre accoglie l’innovazione, un terreno fertile sul quale poter coltivare la mission di Aid4med - afferma il trentenne Giuseppe Di Gemma, Ceo e fondatore della startup -. In quest’ottica, l’azienda ha stipulato una convenzione con l’Università di Bologna, offrendo agli studenti delle Scuole di ingegneria e di Medicina la possibilità di sperimentare sul campo in prima persona l’innovazione introdotta dalla stampa in 3d in ambito chirurgico".

Aid4Med incontrerà il prossimo 26 marzo gli studenti universitari, in occasione di un seminario al campus di Cesena. Tema dell’incontro sarà l’impiego del know-how e delle tecnologie di 3D printing per la realizzazione di prodotti destinati ai paesi in via di sviluppo, con uno sguardo sempre attento al ridotto impatto ambientale delle materie prime utilizzate. Tra le attività dell’azienda, infatti, particolare attenzione viene posta sull’ambito formativo. Accanto alla collaborazione con l’Università di Bologna, il team di Aid4med propone agli insegnanti e agli educatori incontri con gli allievi delle scuole secondarie di primo e di secondo grado, lanciando loro la sfida di imparare di persona l’uso delle tecniche di stampa 3D ed elaborare piccoli progetti.

Una scommessa, questa, che i ragazzi accettano sempre con entusiasmo, appassionandosi al tema e vedendosi proiettati verso una dimensione di studi diversa, dove teoria e pratica si intrecciano - aggiunge Di Gemma -. Nel resto del mondo, le attività laboratoriali sono al passo con i tempi. E vogliamo che sia così anche nel nostro Paese. Per questo, tra le altre attività di cui ci occupiamo, far conoscere il futuro, divertendoci e imparando insieme ai più giovani è fondamentale". Il fondatore della startup spiega il legame con la città mercuriale: "Gli attuali contatti con l’Università di Bologna includono Forlì come parte attiva - spiega Di Gemma -. A quest’ultima sono stati destinati tramite la facoltà di Ingegneria Meccanica corsi di meccanica applicata alle macchine ed automazione industriale. I titolari dei corsi hanno improntato i percorsi includendo anche il ramo medicale. Oggigiorno non pochi laureati in Ingegneria Meccanica hanno la possibilità di applicare le loro competenze nel mondo dell’industria medicale. Non è un caso che i primi colloqui per individuare i margini di una partnership con l’università siano avvenuti con professori dell’università di Forlì. Inoltre, da un punto di vista meramente logistico, le nostre intenzioni di insediamento tramite una nuova sede operativa prevedevano la provincia di Forlì-Cesena come principale territorio gradito".

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