rotate-mobile
Economia

Natale e Capodanno, si scelgono ancora i ristoranti: prenotazioni last minute

"Questa flessione è determinata sia dalla contrazione del numero dei pubblici esercizi che hanno cessato l'attività in corso d'anno che da quelli che hanno deciso di tenere chiusa l'attività durante le festività. Percentuale complessiva stimata intorno al 3%", spiega il direttore di Confcommercio Forlì, Alberto Zattini.

Saranno ancora tanti i  clienti che consumeranno il pranzo di Natale nei  ristoranti del territorio. La spesa complessiva, secondo i dati di Fipe Confcommercio Forlì, estrapolati da un'indagine telefonica su 30 ristoranti del territorio, per effetto della combinazione tra il calo della clientela e la riduzione della spesa pro-capite, prevede una flessione di circa il 7%. “Questa flessione è determinata sia dalla contrazione  del  numero dei pubblici esercizi che hanno cessato l’attività in corso d’anno che da quelli che hanno  deciso di tenere chiusa l’attività durante le festività. Percentuale complessiva stimata intorno al 3%”, spiega il direttore di Confcommercio Forlì, Alberto Zattini.

NATALE  - Per il 38% dei ristoratori le prenotazioni per il pranzo di Natale sono al di sotto del livello di un anno fa. Ad oggi le prenotazioni acquisite rappresentano un terzo dei coperti disponibili. Sono i ristoranti di fascia alta  ad avere una quota di prenotazioni al di sopra della media (42%). Secondo il 58% degli intervistati si rafforza la tendenza alla prenotazione last minute. Almeno  un ristorante su tre  ha adottato qualche forma di promozione per stimolare le prenotazioni. Tra questi oltre la metà prevede vantaggi a favore dei clienti fidelizzati,  ma non mancano iniziative promozionali mirate ai gruppi ed a chi prenota in anticipo. Attenzione anche alle famiglie con bambini e flessibilità nella scelta dei piatti del menu che, generalmente, è fisso. I ristoratori si adeguano ai tempi e molti hanno predisposto  un sistema di prenotazione online. Sono i ristoranti di fascia medio-alta i più orientati al sistema on-line .

Per uno su due le prospettive sono di stabilità,  ma merita di essere evidenziato che qualche  ristoratore  vede la situazione in miglioramento. Quattro intervistati su dieci ritengono  improbabile che il giorno di Natale si riuscirà a raggiungere il numero dei  coperti dell’anno scorso.  “D’altronde questi dati sono in linea con le rilevazioni degli ultimi anni:  la crisi ha modificato anche le abitudini alimentari di molti italiani che con sempre maggiore frequenza si ritrovano in famiglia a festeggiare le festività”, sottolinea Zattini.

Anche quest’anno la formula largamente prevalente è quella del menù tutto compreso ad un prezzo medio di 35 euro (in leggera flessione rispetto all’anno scorso). Sono tanti i ristoranti dove il “menù fisso”  è sostituito dall’opzione del “menù alla carta”. Molti  ristoranti hanno  già previsto specifiche varianti per chi ha particolari esigenze alimentari.

CAPODANNO - Aspettative in linea anche  per il cenone di San Silvestro nei ristoranti locali.
I clienti attesi saranno all’incirca gli stessi del 2013 con un incasso preventivato leggermente inferiore  anche per effetto di listini in calo. Le prenotazioni per il cenone di San Silvestro sono ancora modeste (23% dei coperti). I ristoratori contano di raggiungere un indice di riempimento del 70%, poco al di sotto della soglia dell’anno scorso.  Nel 73% dei ristoranti il servizio prevede solo il cenone, mentre il pacchetto”cenone+veglione” si troverà nel 27% dei locali. Poca differenziazione nei prezzi tra le due proposte, peraltro in flessione rispetto al 2013. Occorreranno in media 65 euro per“cenone+veglione”, mentre per il solo cenone poco meno (50 euro). Per il brindisi di fine anno i ristoratori propongono soprattutto spumante italiano: lo troveremo in nove ristoranti su dieci, in esclusiva nel 85% ed in alternativa allo champagne nel 15% dei locali.

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Natale e Capodanno, si scelgono ancora i ristoranti: prenotazioni last minute

ForlìToday è in caricamento