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Economia

Novità al distributore: i carburanti cambiano nome. E intanto i prezzi aumentano

Se i motori diesel Euro Zero tolleravano anche l’olio di semi e quelli a benzina non lamentavano la presenza di alcol, oggi i nuovi propulsori sono molto più sensibili

"Mi faccia un pieno di E10". Dal 12 ottobre nei Paesi europei cambieranno le etichette e le definizioni sui distributori di carburante e nello sportellino che copre il tappo del serbatoio dell’auto nuova. Entrerà infatti in vigore la direttiva Dafi sui carburanti. Una novità nata per far fronte alla gamma di prodotti serviti. Se i motori diesel Euro Zero tolleravano anche l’olio di semi e quelli a benzina non lamentavano la presenza di alcol, oggi i nuovi propulsori sono molto più sensibili. 

Una benzina con il 15% o il 20% di etanolo verde può causare anche danni alla vettura. È necessario prestare attenzione alle indicazioni presenti a fianco del tappo o dello sportello del serbatoio, sul manuale di uso e manutenzione, nel manuale elettronico, sulla colonnina del distributore, sulla pistola della pompa per l’erogazione, nelle concessionarie e negli autosaloni. Le etichette saranno apposte su ciclomotori, moto, tricicli e quadricicli, auto, veicoli commerciali e autobus di nuova produzione.

Insomma, il nuovo obbligo è stato pensato per consentire ai consumatori di scegliere il carburante più adatto alla propria auto. Per la benzina l'etichetta (di forma circolare) conterrà la lettera E e un numero con la percentuale di componenti bio: E5 per alcol etanolo pari al 5%; E10 per il 10%, E85 per l'85%. Per il gasolio l'etichetta sarà invece quadrata con la lettera B (che indica i componenti biodiesel): B7 per il gasolio con biodiesel al 7%, B10 per biodiesel al 10% e B100 che indica gasolio di puro biodiesel.Nella figura dei gas potrebbe comparire la sigla H2, che significa che è idrogeno, la sigla CNG che indica metano per auto. LPG è l'equivalente di Gpl, mentre il metano liquido è indicato come LNG.

E intanto "piange" il portafoglio

Nel frattempo si registrano gli interventi al rialzo sui prezzi raccomandati di benzina, diesel e Gpl da parte di Tamoil (rispettivamente +1 centesimo, +2 centesimi e +1 centenesimo), IP e Italiana Petroli (per entrambe +1 centesimo su verde e gasolio e +2 centesimo sul Gpl). Il prezzo medio nazionale praticato in modalità self della benzina è pari a 1,655 euro/litro, con i diversi marchi che vanno da 1,658 a 1,671 euro/litro (no-logo a 1,632). Il prezzo medio praticato del diesel è a 1,536 euro/litro, con le compagnie che passano da 1,536 a 1,551 euro/litro (no-logo a 1,516). Quanto al servito, per la benzina il prezzo medio praticato è di 1,779 euro/litro, con gli impianti colorati che vanno da 1,760 a 1,855 euro/litro (no-logo a 1,674), mentre per il diesel la media è a 1,662 euro/litro, con i punti vendita delle compagnie da 1,653 a 1,737 euro/litro (no-logo a 1,557). Il Gpl, infine, va da 0,682 a 0,687 euro/litro (no-logo a 0,661).


 


 

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