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Tra tradizione e innovazione, il Natale di Flamigni col vento in poppa. "E nel 2022 progetto importante in centro"

L'INTERVISTA - "Quest'anno c'è stato un risveglio del mercato", analizza Massimo Buli, imprenditore che affianca la sorella Renata al timone della Flamigni

Un bilancio "decisamente positivo". Sulle tavole degli italiani, e non solo, non mancheranno pandori e panettoni di ogni gusto griffati Flamigni, l'azienda dolciaria di Forlì con un bilancio che supera i 14 milioni di euro di fatturato, superiore a quello del 2019, e che conta circa 250 tra dipendenti e collaboratori stagionali. Eccellenza, eleganza e garanzia di bontà fanno di Flamigni un marchio conosciuto in tutto il mondo. "Quest'anno c'è stato un risveglio del mercato - analizza Massimo Buli, imprenditore che affianca la sorella Renata al timone della Flamigni -. Ci distinguiamo anche per la bellezza della presentazione di un prodotto noto per la sua qualità. Sarà quindi un bel Natale nelle tavole degli italiani, dove non mancherà il nostro panettone, ma anche torroni ed altri dolci della tradizione che produciamo".

Quali sono i panettoni che vanno per la maggiore?
Vanno molto bene i classici così come quelli farciti. Quest'anno il più venduto in assoluto è quello al pistacchio, ma tra i preferiti c'è anche quello al gusto rhum e cioccolato e quello al marron glace. Molto bene anche le novità, tra i più giovani il panettone allo spritz, mentre tante famiglie hanno scelto quello al cappuccino. Inoltre tra i più venduti ci sono le versioni "magnum", da due, cinque e dieci chili, che si distinguono per la qualità dell'impasto e la cottura. Un prodotto classico interessante, anche nel rapporto qualità-prezzo.

Panettoni che rispecchiano la tradizione, ma che guardano all'evoluzione...
Esattamente. Le nostre sono farciture con creme molto delicate, che mettono in risalto la qualità dell'impasto del panettone.

Non solo panettone e torrone nelle tavole per Natale, ovviamente
Abbiamo infatti un nuovo progetto, che affianca il dolce. Apriremo pranzi e cene con pasticcini salati, accompagnati da una buona bollicina o un cocktail.

Flamigni che si conferma anche come punto di riferimento per le aziende per la presentazione di pacchi regalo
Sono moltissime infatti le imprese che hanno scelto il brand Flamigni per la qualità e la bellezza. La novità di quest'anno è un progetto di customizzazione del prodotto, con tante aziende che regaleranno ai loro dipendenti e clienti il panettone con il loro marchio, accompagnato ovviamente dalla nostra firma.

E per quanto riguarda l'estero?
Le vendite sono andate bene. Sicuramente abbiamo avuto un aumento importante di fatturato. Il panettone in Europa sta finalmente prendendo piede come dolce non solo delle festività. E come sempre l'Italia fa scuola, Paese dalle eccellenze interessanti.

Un elemento che contraddistingue il marchio Flamigni è anche quello della solidarietà
Naturalmente. Partecipiamo alle più importanti manifestazioni di solidarietà. Lo facciamo da sempre e più che volentieri, affinchè più persone possibile possano trascorrere delle buone feste.

Tornerà l'outlet post Natale?
Sì, dai primi di gennaio in azienda come tutti gli anni. Si potranno trovare gli ultimi panettoni rimasti a prezzi scontati ed interessanti.

Nel Natale del 2019 avevate trasformato una vetrina vuota in Piazza Saffi in un paesaggio da fiaba con neve, orsi meccanici e renne. Flamigni è intenzionato un giorno a tornare in centro storico, da dove nel 1930 tutto partì?
Siamo facendo prove di retail (vendite al dettaglio, ndr) per trovare il modo di tornare in maniera importante. Per il prossimo anno c'è l'intenzione di Flamigni di fare qualcosa d'interessante e importante di rappresentativo in centro.

Massimo Buli - Marco Buli - Annamaria Flamigni - Renata Buli-2

Pasticceria Flamigni Piazza Saffi-2

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