rotate-mobile
Economia

Partono i saldi: ogni famiglia spenderà in media 237 euro per abiti e scarpe

Tante le iniziative di trasparenza promosse da parte degli operatori commerciali che comportano l'osservanza di regole che riguardano, oltre la tipologia dei prodotti in vendita e l’indicazione del prezzo, anche la modalità di effettuazione dei cambi, la prova dei capi e le modalità di pagamento

Prenderanno il via sabato anche a Forlì i saldi di fine stagione. Secondo le stime dell'Ufficio Studi di Confcommercio, ogni famiglia spenderà in media per l'acquisto di articoli di abbigliamento e calzature in saldo 237 euro. “I saldi - dichiara Alberto Zattini, direttore di Confcommercio Forlì continuano a conservare un appeal sempre forte per i consumatori, e ci auguriamo che una spinta ai consumi delle famiglie possa arrivare anche dal bonus di 80 euro del Governo. I nostri negozi offrono proposte di acquisto interessanti per qualità, convenienza, e varietà dell’offerta. Il valore aggiunto degli esercizi commerciali tradizionali è proprio la qualità del servizio e l’attenzione alla clientela".

Tante le iniziative di trasparenza promosse da parte degli operatori commerciali che comportano l'osservanza di regole che riguardano, oltre la tipologia dei prodotti in vendita e l’indicazione del prezzo, anche la modalità di effettuazione dei cambi, la prova dei capi e le modalità di pagamento.

I principi per il corretto acquisto degli articoli in saldo
Cambi: la possibilità di cambiare il capo dopo che lo si è acquistato è generalmente lasciata alla discrezionalità del negoziante, a meno che il prodotto non sia danneggiato o non conforme (art. 1519 ter cod. civile introdotto da D.L.vo n. 24/2002). In questo caso scatta l'obbligo per il negoziante della riparazione o della sostituzione del capo e, nel caso ciò risulti impossibile, la riduzione o la restituzione del prezzo pagato. Il compratore è però tenuto a denunciare il vizio del capo entro due mesi dalla data della scoperta del difetto.

Prova dei capi: non c'è obbligo. E' rimesso alla discrezionalità del negoziante. Pagamenti: le carte di credito devono essere accettate da parte del negoziante qualora sia esposto nel punto vendita l'adesivo che attesta la relativa convenzione. Prodotti in vendita: i capi che vengono proposti in saldo devono avere carattere stagionale o di moda ed essere suscettibili di notevole deprezzamento se non venduti entro un certo periodo di tempo. Tuttavia nulla vieta di porre in vendita anche capi appartenenti non alla stagione in corso. Indicazione del prezzo: obbligo del negoziante di indicare il prezzo normale di vendita, lo sconto e il prezzo finale.

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Partono i saldi: ogni famiglia spenderà in media 237 euro per abiti e scarpe

ForlìToday è in caricamento