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Venerdì, 19 Aprile 2024
Economia

Piadina Igp, il presidente della Camera di Commercio Zambianchi: "E' garanzia di qualità e di genuinità"

La piadina è fra gli ultimi prodotti che hanno ottenuto dalla Commissione Europea il marchio Igp (Indicazione Geografica Protetta).

Il presidente della Camera di Commercio di Forlì-Cesena, Alberto Zambianchi, esprime soddisfazione per il riconoscimento ottenuto dalla “piadina” romagnola ed elogia il lavoro di quanti, artigianalmente o in modo industriale, contribuiscono quotidianamente a far conoscere ed apprezzare uno dei prodotti più tipici del nostro territorio. La piadina è fra gli ultimi prodotti che hanno ottenuto dalla Commissione Europea il marchio Igp (Indicazione Geografica Protetta).

Con gli altri prodotti Igp e dop locali (Formaggio di fossa di Sogliano, scalogno, olio extravergine di oliva, squacquerone, pesca nettarina), rappresenta la qualità di questo particolare luogo, secondo caratteristiche ben precise che derivano dall’uso di determinati ingredienti. “La piadina, pertanto, si aggiunge a tutta una serie di prodotti di eccellenza – dice Zambianchi – che diffondono nel mondo un’immagine positiva della nostra Terra. Sono 41 le produzioni dell’Emilia-Romagna, contraddistinte da marchi Dop (Denominazione d’Origine Protetta) e Igp, selezionate accuratamente e riconosciute dopo un attento esame da parte della Commissione Europea".

"Ultime in ordine di tempo, la piadina e la salama di sugo ferrarese, vedono concludersi positivamente le numerose azioni che da anni produttori, istituzioni, associazioni e forze politiche hanno portato avanti, sostenendo le esperienze e sviluppando le migliori tradizioni agroalimentari del Territorio - continua Zambianchi -. Detto in altre parole, si è finalmente verificato che uno dei nostri piatti più particolari e tipici, la piadina (distinta in due diverse tipologie, quella “romagnola” e quella “riminese”) è entrata a far parte delle produzioni tutelate dall’Unione Europea. Tutto ciò significa garanzia di qualità e di genuinità, perchè il disciplinare europeo elenca rigorosamente gli ingredienti e definisce un’area ben precisa di produzione: le province di Forlì-Cesena, Rimini, Ravenna e, in parte, quella di Bologna”.

Conclude il presidente dell'ente camerale: "Come già avvenne per lo squacquerone due anni fa, anche ora per la piadina, siamo perfettamente consapevoli delle ricadute positive che ne verranno al nostro tessuto economico. Speriamo anche che tali ricadute servano ad alimentare un indotto importante per molte nostre aziende, impegnate ad acquisire sempre più ampi spazi di mercato e a  mantenere elevati gli standard qualitativi, promuovendo nel contempo il valore della tipicità, oltre che un’immagine di genuinità, legate ai nostri luoghi e alle nostre tradizioni gastronomiche più consolidate.”

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