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Progetti comuni per attrarre fondi nazionali e europei, la Fondazione fa rete coi Comuni del territorio

Il Consiglio di Amministrazione e quello Generale della Fondazione Cassa dei Risparmi di Forlì giovedì hanno incontrato il sindaco di Forlì e degli altri 16 Comuni del territorio per un primo confronto sui possibili progetti

Il Consiglio di Amministrazione e quello Generale della Fondazione Cassa dei Risparmi di Forlì giovedì hanno incontrato il sindaco di Forlì e degli altri 16 Comuni del territorio per un primo confronto sui possibili progetti capaci di assicurare uno sviluppo complessivo del territorio attraendo anche fondi nazionali ed europei. A tal scopo la Fondazione ha coinvolto nel dibattito anche Bruno Tabacci, Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio con delega al coordinamento delle politiche del governo volte a favorire gli investimenti pubblici e privati, riguardanti infrastrutture materiali e immateriali, e Giampiero Lupatelli, economista territoriale con all’attivo la curatela di numerosi processi di analisi e valutazione economica a supporto delle politiche di riqualificazione urbana, mobilità sostenibile, valorizzazione patrimoniale e riqualificazione energetica, con particolare riferimento alle aree interne. 

“Con questo incontro – evidenzia il presidente della Fondazione Cassa dei Risparmi di Forlì Maurizio Gardini - la Fondazione ha voluto confermare la propria attenzione nei confronti delle amministrazioni locali e la coscienza del loro impegno e, nel contempo, delle loro difficoltà a portare avanti da soli progetti strategici di sviluppo. Per questo abbiamo voluto organizzare un incontro mirato da una parte a promuovere sinergie e a stimolare la definizione di progetti condivisi tra i Comuni delle vallate e, dall’altra, a creare le condizioni perché questi progetti possano avere accesso sia ai fondi strutturali per le aree interne sia alle risorse del Piano nazionale di ripresa e resilienza”.

Sulla necessità che i Comuni realizzino progetti condivisi ha insistito anche Tabacci che ha riconosciuto loro di essere dei “punti di tenuta” nei servizi del pubblico ai cittadini ma che “non ci sarà spazio per le iniziative dei singoli, così come non vi sarà per le iniziative di breve respiro. Ai Comuni si chiede in questo senso capacità di ascolto delle molteplici articolazioni delle rispettive comunità ma anche senso di responsabilità rispetto alle esigenze del territorio nel suo complesso”.   Al termine dell’incontro con i Sindaci, i due organi consiliari della Fondazione hanno poi deliberato la costituzione di due nuove Commissioni temporanee di approfondimento tematico su argomenti di particolare rilievo come quello delle politiche giovanili e di genere e quello della rigenerazione urbana.

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