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Aeroitalia allarga gli orizzonti a Bergamo, Forlì Airport: "E' un nostro partner e abbiamo un contratto triennale"

La compagnia con l'ala tricolore ha portato al 31 ottobre 32.541 passeggeri, con un riempimento medio dei voli del 40,51%, servendo dieci tratte

Aeroitalia, la compagnia aerea italiana indipendente nata a fine aprile e che nel luglio scorso ha di fatto riacceso le attività commerciali dell'aeroporto "Luigi Ridolfi" di Forlì, ha annunciato 27 rotte dall'aeroporto di Orio al Serio, in provincia di Bergamo, per la prossima estate. Che ripercussioni avrà questo annuncio nei rapporti con lo scalo forlivese? Andiamo con ordine. La compagnia con l'ala tricolore ha portato al 31 ottobre 32.541 passeggeri, con un riempimento medio dei voli del 40,51%, servendo dieci tratte (i dati sono stati presentati in occasione di una conferenza stampa dai vertici di FA). Dopo la stagione estiva, che ha collegato Forlì con Napoli, Brindisi, Alghero, Olbia, Lamezia, Lampedusa, Zante e Malta, sono rimasti attivi i collegamenti i soli collegamenti per Catania e Trapani, prenotabili al momento almeno fino al 6 gennaio, con collegamenti attivi il lunedì e il venerdì. 

Nelle ultime settimane è stato segnalato un numero di passeggeri in flessione nelle tratte che collegano Forlì con la Sicilia. "Novembre, insieme al periodo a cavallo tra gennaio e febbraio, sono i mesi peggiori del trasporto aereo nel corso dell'anno non solo a livello nazionale, ma a livello mondiale - illustra Andrea Gilardi, direttore di Fa per il business aviation, marketing e comunicazione -. Che ci sia una flessione dei volumi quindi non dipendente nè dall'aeroporto di Forlì nè quanto meno da Aeroitalia, ma è in funzione della curva della domanda e dell'offerta dell'industria aerea. Anche compagnie più blasonate, come Ryanair, hanno diminuito in modo coerente con la programmazione i collegamenti con Katowice, con le frequenze settimanali dimezzate, passando da quattro a due (il mercoledì e il sabato, ndr), proprio per effetto della diminuzione della domanda in determinati mesi dell'anno rispetto a quelli precedenti. A novembre la gente viaggia di meno in funzione delle festività di Natale e Capodanno, con flussi più consistenti inizialmente da nord a sud a cavallo del Natale e poi viceversa nel periodo dell'Epifania". 

Aeroitalia ha formalizzato un accordo con lo scalo di Orio al Serio di Bergamo, ma questo non vuol dire che la compagnia si stia defilando da Forlì. "Aeroitalia rappresenta e continua a rappresentare un partner del nostro business - evidenzia Gilardi -. E ci sono degli accordi in essere, con un contratto triennale valido che segue il divenire del businness, degli avvenimenti e delle stagionalità. I contatti sono praticamente quotidiani e non c'è motivo di allarmarsi". Sicuramente, aggiunge, " Aeroitalia non ha un contratto di esclusiva con Forlì, non è stato mai detto o scritto; è una compagnia di interesse nazionale e siamo ben felici che possa operare in altri scali, perchè questo significa che la compagnia è in salute e ha le risorse finanziarie sufficienti per affrontare nuove sfide, aumentando la propria capacità di fare servizio nazionale ed internazionale, cosa della quale anche Forlì potrà trarne un vantaggio". 

Guardando alla prossima estate, conclude Gilardi, "a noi interessa fornire servizi e far viaggiare i passeggeri, a prescindere dal tipo di vettore. Garantiremo un servizio come aeroporto di Forlì, che è la nostra mission come società di gestione privata e che gestisce un'infrastruttura pubblica. Abbiamo come obiettivo per il prossimo anno di far crescere il Ridolfi con 200mila passeggeri. Abbiamo ottenuto dopo investimenti per 20 milioni di euro la concessione trentennale e quindi il nostro obiettivo sarà valorizzare l'aeroporto con partner che credono in Forlì e nella Romagna e sicuramente ne arriveranno anche altri, come impone la logica degli aeroporti". 

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