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Economia

Romagna Acque, nel 2020 un utile di oltre 6 milioni. E il covid ha inciso sulle forniture dell'acqua

Romagna Acque ha approvato il Bilancio 2020, approvato dall'assemblea dei soci che si è svolta in modalità da remoto, tramite collegamento web

Un valore di produzione pari a 57.158.825 euro, un utile prima delle imposte di 8.732.792 euro e un utile netto di 6.498.349. Romagna Acque ha approvato il Bilancio 2020, approvato dall'assemblea dei soci che si è svolta in modalità da remoto, tramite collegamento web. Per quanto riguarda la distribuzione degli utili, il totale degli utili distribuiti ammonta a 5.815.320 euro, il che fissa il valore di ogni azione a 8 euro. In aggiunta a questo, come già deciso lo scorso anno, proseguirà anche per il 2020 una distribuzione straordinaria di dividendi anche dalla riserva, per aiutare i soci (cioè i Comuni romagnoli), a seguito delle difficoltà create dall'epidemia da Covid-19. Quindi ogni azione complessiva distribuita ai soci, quest’anno, sarà di 13 euro.

Per il 2020, i canoni di spettanza sono stati determinati sulla base delle rinunce proposte da Atersir ed accettate da Romagna Acque. Nel 2020 le rinunce, con effetti sia economici che finanziari, ammontano a 3,7 milioni cui si aggiungono quelle con solo effetti finanziari per 2,2 milioni. A queste cifre si aggiungono ulteriori 8,3 milioni che riguardano rinunce (proposte da Atersir e accettate da Romagna Acque) relative al riconoscimento nella tariffa del gestore Hera delle stratificazioni delle società pubbliche patrimoniali.

La risorsa idropotabile

Nel corso del 2020, la società ha fornito 107,6 milioni di metri cubi d’acqua, con un calo di circa 4 milioni rispetto all’anno precedente. "La differenza non dipende però da particolari problematiche dal punto di vista idrico, ma è motivabile in buona parte dalle conseguenze del Covid che – avendo spostato molto in avanti l’apertura della stagione turistica, con un calo complessivo di presenze turistiche estive in Romagna – hanno inciso anche sulle forniture, soprattutto in quel periodo", spiega il presidente di Romagna Acque, Tonino Bernabè.

Dal punto di vista idrico, infatti, a inizio gennaio 2020 la diga di Ridracoli era quasi piena, con un invasato di 32,50 milioni di metri cubi e quindi superiore rispetto alla media del periodo. A seguito delle precipitazioni registrate nei primi mesi del 2020, l’invaso ha tracimato il 7 marzo; gli apporti primaverili hanno poi mantenuto la quota del livello attorno a quella di sfioro per tutti i mesi di aprile e, in parte, di maggio. Le necessità idropotabili del periodo estivo, sebbene contenute dall’emergenza epidemiologica Covid-19, e le scarse precipitazioni usuali per il medesimo periodo hanno determinato un andamento linearmente decrescente del livello sino al raggiungimento del volume invasato di circa 12 milioni di metri cubi alla fine del mese di ottobre. Le abbondanti precipitazioni di dicembre hanno determinato una rapida crescita del livello di invaso portandolo, ad inizio gennaio, ad una quota prossima a quella di tracimazione.

Il piano investimenti

"Nonostante alcuni ritardi legati al Covid, prosegue il processo di pianificazione orientato a dare adeguata risposta agli aspetti di sicurezza dell’approvvigionamento idrico - spiega Bernabè -. Per quanto concerne il territorio forlivese si è chiusa la gara d’appalto e sono stati consegnati i lavori per la progettazione esecutiva e realizzazione del nuovo magazzino di Forlimpopoli - con annesso impianto fotovoltaico da 200 kw di potenza di picco - per un importo di 1,5 milioni di euro. A fine aprile 21 il magazzino è stato quasi completamente realizzato. Infine l’intervento principale dal punto di vista strategico, la “Terza Direttrice”, ovvero la condotta Standiana-Forlimpopoli-Casone-Torre Pedrera (un progetto la cui prima fase prevede un intervento di 79,9 milioni): nello scorso novembre è stata aggiudicata la gara per l’affidamento della progettazione di fattibilità tecnica ed economica, e la consegna è prevista entro la primavera. A queste voci principali, si aggiunge per il 2021 una quota di 3 milioni di euro per manutenzioni straordinarie".

La nuova società di ingegneria

"Anche se la novità riguarda già il 2021, va comunque sottolineato che dai primi di marzo è operativa – secondo il modello “in house providing” - la società Acqua Ingegneria, partecipata da Romagna Acque-Società delle Fonti S.p.A., Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico centro settentrionale e Ravenna Holding - ricorda Bernabè -. La società di ingegneria ha lo scopo di operare a servizio dei soci pubblici, per lo sviluppo di attività progettuali e di natura tecnica, principalmente nei settori idrico e portuale".

Gli investimenti sull'energia

Nel 2020 i consumi di energia elettrica complessivi sono stati pari a 32.554.756 KWh (di cui 881.243 KWh come autoproduzione da fonti rinnovabili). "La novità più rilevante per il 2020 riguarda entrato in funzione del nuovo impianto fotovoltaico presso il potabilizzatore Standiana (volto principalmente all’autoconsumo) i cui più significativi benefici si potranno rilevare dal 2021 con la sua messa a regime - sottolinea Bernabè -. L’intervento ha superato il milione di euro. Per i prossimi mesi, il piano di efficientamento energetico della Società prevede la realizzazione di tre nuovi impianti fotovoltaici con una produzione annua a regime di circa 1,8 GWh, la quale verrà pressoché interamente auto-consumata consentendo un significativo contributo alla riduzione degli acquisti di energia e quindi al miglioramento del coefficiente di dipendenza energetica. Il più importante impianto è appunti quello realizzato presso il potabilizzatore della Standiana; ad esso si aggiungono l’impianto che verrà realizzato entro il 2021 al nuovo magazzino di Forlimpopoli, e quello realizzato all’impianto di Bellaria-Bordonchio in contemporanea con i recenti lavori di revamping".

L'attività di prevenzione e protezione dei lavoratori

Diverse le azioni messe in campo sin dal gennaio 2020, quando vi erano le prime avvisaglie della propagazione del virus da covid-19. "A febbraio è stato individuato un primo programma delle misure preventive e protettive per i lavoratori; a inizio marzo è stato costituito il Comitato COVID-19, che da allora si riunisce puntualmente, almeno a cadenza mensile, ed esamina le proposte di aggiornamento del documento di valutazione del rischio, in relazione all’andamento della situazione emergenziale - spiega Bernabè -. L’assenza o quasi di informazioni sulle caratteristiche del virus, della sua diffusione e della malattia conseguente, in particolare durante la fase iniziale dell’emergenza epidemiologica, ha comportato non poche difficoltà: tuttavia sin dall’inizio la società ha considerato la diffusione del virus come una esposizione potenziale a rischio biologico per i propri lavoratori, se pure derivante da fattori esterni all’azienda. Le linee guida emanate da Inail in aprile hanno poi confermato questo approccio suggerendo anche ulteriori indicazioni alle quali la società si è prontamente adeguata".

"Con il medico competente sono stati definiti protocolli di sorveglianza sanitaria sui lavoratori: mirati, quanto più possibile, a contenere la diffusione del virus in ambito lavorativo; da luglio è stata attivata una campagna di screening, a cadenza circa bimestrale, alla quale tutti i lavoratori, su base volontaria, possono aderire; e sono stati attivati contatti con l’Ausl Romagna, per quanto riguarda le possibilità di sottoporre a vaccinazione il personale - prosegue Bernabè -. In sintesi, pur nel contesto delle limitazioni imposte dal perdurare dell’emergenza Covid 19, la società è impegnata nel continuo aggiornamento delle misure di prevenzione, sia in relazione ai mutamenti organizzativi e produttivi, che in relazione al grado di evoluzione normativa e della tecnica della prevenzione e della protezione, avvalendosi anche di un articolato piano formativo".

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