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Economia

Arrivano i saldi. I commercianti si aspettano un calo delle vendite

C'è un 'cauto' scaramantico ottimismo delle aspettative sull'andamento dei prossimi saldi invernali che inizieranno giovedì. Nelle giornate del 28 e 30 dicembre, Confcommercio Forlì ha realizzato un sondaggio

C’è un ‘cauto’ scaramantico ottimismo delle aspettative sull’andamento dei prossimi saldi invernali che inizieranno giovedì. Nelle giornate del 28 e 30 dicembre, Confcommercio Forlì ha realizzato un sondaggio tra i commercianti, somministrando 4 domande sui saldi e sulle vendite natalizie. Per la maggioranza degli operatori intervistati le vendite saranno stabili o in diminuzione (53.2%), contro un 46.8% per i quali aumenteranno.

Rispetto allo scorso anno, coloro che si aspettano un aumento o una stabilità delle vendite sono in calo e di conseguenza la percentuale di coloro che si aspettano una diminuzione è sensibilmente aumentata. Anche per quanto riguarda l’intensità della spesa delle famiglie, per oltre il 73% degli intervistati si spenderà dai 40 ai 120 € (lo scorso anno era quasi il 90%), in aumento la spesa dai 15 ai 30 €. Il 10% pensa che i clienti spenderanno oltre i 120 €. Per quanto riguarda la tipologia di prodotti più venduta, il 47% dichiara che si aspetta di vendere ‘beni utili’ (con un aumento del 14% rispetto allo scorso anno), meno ‘prodotti di marca’ (27,2% con una diminuzione di 18 punti), abbastanza stabili i ‘prodotti economici’, il 7,8% dichiara ‘nessuno in particolare’. La sensazione è che comunque 6 consumatori su 10 attribuiranno un’importanza fondamentale alla qualità ed al rapporto qualità prezzo del prodotto da acquistare.

Alla domanda “Come sono andate le vendite natalizie?”, il campione si è spaccato a metà: per il 44,5% le vendite sono state stabili e per un altro 46,5% le vendite hanno subito un calo. Forte calo per il 9,0% degli intervistati. Se sommiamo le percentuali di chi ha dichiarato vendite in calo e in forte calo, la percentuale arriva al 54,5%. Nessuno ha dichiarato ‘soddisfacenti’ le vendite natalizie, e gran parte degli intervistati concorda sul fatto che le flessioni nelle vendite sono da attribuire alle difficoltà economiche delle famiglie.

“A pochi giorni dall’inizio dei saldi invernali 2012 - dichiara Zattini Alberto direttore di Confcommercio Imprese per l’Italia Ascom Forlì - le aspettative degli operatori sulle vendite dei saldi invernali mostrano un cauto scaramantico ottimismo. Lo scontrino medio quoterà tra i 40 ai 120 € per la maggioranza degli intervistati, con punte dagli 80 ai 120 per quasi un terzo degli intervistati. Ci si aspetta di vendere più beni utili. Dal sondaggio si rileva inoltre che quasi 7 forlivesi su 10 non mancheranno all’appuntamento con gli acquisti a prezzo scontato. La prospettiva che emerge è pertanto che la crisi economica non modificherà sostanzialmente l’atteggiamento dei forlivesi verso i saldi che inizieranno domani e questo è in gran parte dovuto alle proposte e alle offerte commerciali particolarmente interessanti che la rete distributiva tradizionale proporrà ai consumatori: la quasi totalità delle imprese proporrà uno sconto medio sui prodotti posti in vendita a saldo fino al 50/60%. Peraltro, già prima del periodo natalizio, un numero significativo di imprese locali aveva promosso la vendita di alcune tipologie di prodotto (abbigliamento, calzature, ecc.) evidenziando percentuale di sconto sul prezzo di vendita finale.

Le regole per un corretto acquisto
Per il corretto acquisto degli articoli in saldo, Confcommercio ricorda alcuni principi di base:
1. Cambi: la possibilità di cambiare il capo dopo che lo si è acquistato è generalmente lasciata
alla discrezionalità del negoziante, a meno che il prodotto non sia danneggiato o non
conforme. In questo caso scatta l'obbligo per il negoziante della riparazione o della
sostituzione del capo e, nel caso ciò risulti impossibile, la riduzione o la restituzione del
prezzo pagato. Il compratore è però tenuto a denunciare il vizio del capo entro due mesi
dalla data della scoperta del difetto.
2. Prova dei capi: non c'è obbligo. E' rimesso alla discrezionalità del negoziante.
3. Pagamenti: le carte di credito devono essere accettate da parte del negoziante qualora sia
esposto nel punto vendita l'adesivo che attesta la relativa convenzione.
4. Prodotti in vendita: i capi che vengono proposti in saldo devono avere carattere stagionale o
di moda ed essere suscettibili di notevole deprezzamento se non venduti entro un certo periodo
di tempo. Tuttavia nulla vieta di porre in vendita anche capi appartenenti non alla stagione in
corso.
5. Indicazione del prezzo: obbligo del negoziante di indicare il prezzo normale di vendita, lo
sconto e il prezzo finale.

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