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Saldi a luci e ombre, per Confesercenti "buon avvio", per Confcommercio "un flop anche a causa dell'alluvione"

Saldi estivi a luci e ombre. Se Confesercenti parla di "buon avvio", la Confcommercio parla invece di un netto flop

Saldi estivi a luci e ombre. Se Confesercenti parla di "buon avvio", la Confcommercio parla invece di un netto flop. In generale i comportamenti dei consumatori confermano che la crisi dei consumi non è affatto superata. Lo si evince dall’indagine realizzata da Confesercenti Emilia Romagna sulle imprese del settore calzature/abbigliamento della regione. Dalle risposte fornite dalle imprese intervistate, emerge come quasi il 43% dei negozi ha avuto un andamento delle vendite uguale a quello registrato nei primi giorni di saldi del luglio 2022, mentre un 30% ha registrato un aumento e il 26% una diminuzione. Oltre il 60% delle imprese che ha visto un incremento delle vendite, registra oltre un 10% di aumento, mentre per chi ha avuto una diminuzione, questa si attesta in una percentuale spesso superiore al 20%.

Lo sconto maggiormente praticato è stato del 30%, anche se un 17% degli intervistati è partito con sconti superiori al 40% sul prezzo originario di vendita. Il valore medio dello scontrino è stato di 91,91 euro e un 37% delle imprese registra un valore in diminuzione rispetto al valore del 2022. Segno che la crisi dei consumi del settore non è ancora superata e prevale un atteggiamento di prudenza fra i consumatori della regione.

Diversa invece la percezione di Confcommercio, che per bocca del direttore dell'associazione di Forlì Alberto Zattini, secondo cui "di fatto non sono mai partiti. Anzi, non vorrei esagerare dicendo che sinora sono stati un vero e proprio flop"i. Le parole del direttore dell'associazione di categoria sono frutto di una ventina di 'interviste' telefoniche realizzate da Ascom con altrettante attività a Forlì e comprensorio. "I nostri associati hanno purtroppo confermato la nostra sensazione: gli acquisti di merce in saldo sono fermi al palo". I motivi? "Ritengo siano un paio: di base c'è un'offerta largamente superiore alla domanda, frutto di come sono cambiate le abitudini nel corso della pandemia quando, costretti a casa, in tanti abbiamo fatto acquisti on-line, 'abituando' così anche le aziende produttrici a una modalità di vendita che si sta sempre più consolidando". L'effetto, giocoforza, è la riduzione del numero di acquisti nei negozi fisici. L'altro elemento che sta pesando sull'andamento dei saldi "è l'alluvione. C'è chi ha perso casa e beni, e di conseguenza pensa a ricostruire, non ad altro. Collegato a questo c'è un senso di pessimismo diffuso che porta i consumatori a spendere meno, proprio per una minore fiducia nel futuro". L'invito di Ascom, resta comunque quello, per chi intende fare acquisti, "di rivolgersi alle attività commerciali della propria città".

Per Consercenti, invece, i negozi sono ancora ben forniti di prodotti e le imprese intervistate ritengono che nei prossimi giorni si assisterà a un incremento della percentuale di sconto applicato per cercare di invogliare maggiormente le persone all’acquisto. Un fattore su cui le imprese del settore contano molto poiché il periodo dei saldi estivi rimane un appuntamento importante per le vendite e vale circa il 21% del volume d’affari annuo secondo le imprese che hanno partecipato all’indagine.

Per il presidente di Confesercenti Emilia Romagna Dario Domenichini “al di là delle diverse opinioni circa la scelta del giusto periodo per il loro avvio, dibattito che da sempre divide la categoria, quello dei saldi, sia invernali che estivi, rimane pur sempre un momento fondamentale per le imprese della nostra regione, anche se, alla luce delle tante trasformazioni in atto, auspichiamo una revisione delle norme che le regolano, anche in riferimento a ciò che avviene con gli sconti  per le vendite online. Di certo la crisi dei consumi continua a farsi sentire e il tempo di questo periodo non ci ha aiutato, ma siamo fiduciosi nell’ incremento delle vendite nelle prossime settimane. ”

Queste le considerazioni di alcuni imprenditori forlivesi: “Una partenza in linea con quanto ci si aspettava – sostiene Muriel Amadori di Mucrì Abbigliamento – Visto quanto accaduto a maggio, ed una stagione estiva che di fatto è iniziata la settimana scorsa, confidiamo in una maggiore vivacità nelle prossime settimane. Resta comunque il nodo della data di avvio dei saldi, che andrebbe decisamente posticipata. Difficile continuare a parlare di fine stagione estiva al 6 luglio”. “Una buona partenza – sostiene Sandro Ruffilli, titolare insieme ai fratelli della attività Ruffilli Calzature – che ha prodotto buoni risultati nel week end appena trascorso e che ci permette di guardare con fiducia ai prossimi giorni.”

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