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"Prima il covid e poi la guerra, la situazione è critica": il mondo del commercio punta sui saldi estivi

Per sessanta giorni sarà possibile acquistare, risparmiando, articoli di qualità nei molti negozi presenti nel territorio forlivese

Sabato partono i saldi estivi in Emilia-Romagna. Per sessanta giorni sarà possibile acquistare, risparmiando, articoli di qualità nei molti negozi presenti nel territorio forlivese. La crisi dei consumi, causata da due anni di pandemia, insieme all’aumento dei prezzi conseguenza del conflitto in Ucraina, rendono i saldi particolarmente allettanti per quanti sono in cerca di occasioni. Gli imprenditori, soprattutto del settore tessile/abbigliamento/calzature, pur auspicando una necessaria ripresa dopo anni molto difficili, non nascondono alcune preoccupazioni.

Per Fabio Lucchi, vicedirettore di Confesercenti Forlì e responsabile della Fismo (Federazione Italiana Settore Moda), "c’è la speranza che i saldi siano un’attrattiva per i clienti, molti dei quali hanno sacrificato l’acquisto di abbigliamento in questi due anni di pandemia. Certo, questa crisi mondiale non aiuta la ripresa ciononostante, abbiamo fiducia che i clienti approfittino del grande assortimento dei prodotti a prezzi accessibili".

"Dopo un andamento delle vendite molto a rilento, nei primi mesi del 2022, i negozi sono ancora pieni di merce e si apprestano ad iniziare il periodo dei saldi estivi con ottimi sconti e un’ampia scelta a disposizione dei consumatori - osserva Lucchi -. Il settore continua ancora a registrare una situazione molto critica e l’aumento continuo e corposo dei costi dell’energia ma anche dei prodotti sta mettendo in crisi parecchie aziende".

"Le vendite dei prodotti della collezione primavera-estate continuano, inoltre, a registrare un calo progressivo rispetto al periodo pre-pandemia che in certi casi arriva a superare il 30% su base annua - prosegue Lucchi -. La stagione dei saldi che si aprirà in questo fine settimana sarà, quindi, particolarmente interessante per i consumatori e piena di aspettative per gli imprenditori commerciali".

Le stime di Confcommercio

Secondo le stime dell’Ufficio Studi di Confcommercio, quest’anno per l’acquisto di capi scontati ogni famiglia spenderà in media 202 euro – pari a 88 euro pro capite - per un valore complessivo di 3,1 miliardi di euro. Per Roberto Vignatelli, presidente di Federmoda Confcommercio Forlì- Cesena, "le stime di spesa media a famiglia per questi saldi estivi sono in leggero aumento rispetto allo scorso anno e corrispondono al ritorno del turismo nazionale ed internazionale soprattutto sulle coste e nelle città d’arte. I saldi estivi potranno rappresentare una vera opportunità, considerando il generale aumento dei costi e le previsioni di crescita dei listini delle prossime collezioni. Il settore tessile, abbigliamento, calzature ed accessori, infatti, ha finora resistito all’incremento dei prezzi a fronte dell’importante crescita dei costi fissi aziendali per affitti, energia, carburanti, prodotti e servizi, dando alla clientela la possibilità di acquistare a prezzi veramente convenienti. L’acquisto nei negozi di prossimità, rappresenta il vero sostegno ai nostri centri urbani in termini di sostenibilità economica, ambientale e sociale. Anche per questo non è ammissibile una concorrenza sleale dei colossi del web che hanno, peraltro, beneficiato di un’importante rendita di posizione. Chiediamo, quindi, che vengano quanto prima attuati gli accordi internazionali sull’entrata in vigore della global minimum tax. Già questo, sarebbe un primo passo verso un mercato più democratico".

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