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Anche a Forlì prendono il via i saldi invernali: le informazioni utili

In Italia partono dal 5 gennaio e interessano oltre 15 milioni di famiglie: muovono in totale 5,1 miliardi di euro, con una spesa pro capite di circa 140 euro

In Italia interessano oltre 15 milioni di famiglie, muovono in totale 5,1 miliardi di euro, con una spesa pro capite di circa 140 euro: sono questi, secondo le stime dell’Ufficio Studi Confcommercio, i numeri dei saldi invernali che inizieranno il 5 gennaio. “Saranno saldi – commenta Roberto Vignatelli , Presidente di Federazione Moda Italia Forlì  – in linea con quelli dello scorso anno, ma offriranno la straordinaria opportunità di risvegliare i consumi, essendosi chiuso il 2018 con molte preoccupazioni per i commercianti, che si vedono schiacciati da consumi che non decollano, concorrenza sleale del “wild” web, costi incomprimibili e tasse sempre più pesanti".


Secondo le stime dell'Ufficio Studi di Confcommercio Forlì, a livello locale, ogni famiglia, in occasione dei saldi invernali 2019, spenderà circa 315 euro per l'acquisto di capi d'abbigliamento, calzature ed accessori, quindi sostanzialmente in linea con le stime fatte a livello Nazionale.


“I consumatori potranno trovare “vere” occasioni nei nostri negozi, all’insegna della trasparenza del rapporto qualità/prezzo e della fiducia, con la professionalità e il servizio che da sempre contraddistinguono il commercio di prossimità. Ci sono buone aspettative – prosegue Vignatelli -da parte dei commercianti, che sono pronti ad accogliere nei loro punti vendita i consumatori ed i tanti turisti che in questi giorni hanno visitato la nostra città.


Per il corretto acquisto degli articoli in saldo, Confcommercio ricorda alcuni principi di base:
1. Cambi: la possibilità di cambiare il capo dopo che lo si è acquistato è generalmente lasciata alla discrezionalità del negoziante, a meno che il prodotto non sia danneggiato o non conforme (art. 1519 ter cod. civile introdotto da D.L.vo n. 24/2002). In questo caso scatta l'obbligo per il negoziante della riparazione o della sostituzione del capo e, nel caso ciò risulti impossibile, la riduzione o la restituzione del prezzo pagato. Il compratore è però tenuto a denunciare il vizio del capo entro due mesi dalla data della scoperta del difetto.
2. Prova dei capi: non c'è obbligo. E' rimesso alla discrezionalità del negoziante.
3. Pagamenti: le carte di credito devono essere accettate da parte del negoziante qualora sia esposto nel punto vendita l'adesivo che attesta la relativa convenzione.
4. Prodotti in vendita: i capi che vengono proposti in saldo devono avere carattere stagionale o di moda ed essere suscettibili di notevole deprezzamento se non venduti entro un certo periodo di tempo. Tuttavia nulla vieta di porre in vendita anche capi appartenenti non alla stagione in corso.
5. Indicazione del prezzo: obbligo del negoziante di indicare il prezzo normale di vendita, lo sconto e il prezzo finale.


 

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