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Saldi invernali, Confesercenti: "La valanga promozionale danneggia gli imprenditori. Servono regole"

"Dopo avere importato il Black Friday, adesso arrivano anche i Boxing Days, l'ennesima trovata per intercettare in anticipo i consumatori in attesa dei saldi invernali. Una strategia che ha fortemente diminuito l'effetto richiamo dei saldi sui consumatori", afferma la Fismo Confesercenti Forlì

La stagione dei saldi si avvicina: il 5 gennaio prenderanno il via anche in Emilia Romagna le vendite di fine stagione invernali, il primo grande appuntamento commerciale del 2023 e uno tra i più attesi dai consumatori. "Purtroppo, però, l'evento rischia di essere 'diluito' dalla valanga di pre-saldi e promozioni iniziate già a Santo Stefano: si è importata, infatti, addirittura la tradizione dei Boxing Days, il periodo di sconti, celebrato nel Regno Unito e in altri paesi del Commonwealth, che inizia proprio il 26 dicembre". Così Fismo Confesercenti Forlì, la federazione dei negozi specializzati in moda.

"Una valanga promozionale che rischia di disorientare i consumatori e travolgere l'evento dei saldi invernali, danneggiando gli imprenditori che correttamente aspettano il giorno previsto per dare il via alle vendite di fine stagione. A tutto vantaggio soprattutto dei grandi marchi e delle piattaforme web - sostiene l'associazione di categoria - ma anche di qualche negozio del retail fisico, che hanno già iniziato a bombardare d'offerte i consumatori. Dopo avere importato il Black Friday, adesso arrivano anche i Boxing Days, l'ennesima trovata per intercettare in anticipo i consumatori in attesa dei saldi invernali. Una strategia che ha fortemente diminuito, nel corso degli ultimi anni, l'effetto richiamo dei saldi sui consumatori, come è evidente a tutti. A svantaggio soprattutto della rete dei negozi di abbigliamento fisici, per i quali i saldi valevano fino a qualche anno fa fino al 30% del fatturato annuale".

"Purtroppo, quella delle vendite con sconto è diventata pratica commerciale diffusissima, con cui si cercano di mantenere i volumi perduti in questi anni di difficoltà. La pratica, però, di fatto penalizza le attività meno strutturate che non possono competere contro campagne promozionali così aggressive. Ma per i saldi tradizionali i consumatori da sempre premiano i negozi di vicinato dei quali possono verificare la veridicità dell'offerta. Infatti, la spinta del marketing verso pre-saldi, vendite private e promozioni speciali, a nostro avviso, disorienta e riduce le tutele degli stessi consumatori, inducendoli a confondere le vendite promozionali con i saldi di fine stagione, che sono un evento commerciale del tutto diverso. Dobbiamo fermare la confusione - conclude la Fismo Confesercenti Forlì - bisogna rivedere le regole per garantire sconti trasparenti ai consumatori e tutela della concorrenza, anche avvicinando di più la data di partenza delle vendite alla fine reale della stagione".

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