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L'Emilia-Romagna posticipa di un mese i saldi invernali: "Obiettivo recuperare le vendite di stagione"

E con lo spostamento della data dei saldi, slitterà anche il divieto di vendite promozionali che non scatterà più quindi dal 6 dicembre

Saldi, si posticipa di un mese. Partirà infatti dal 30 gennaio il periodo degli sconti in tutta l’Emilia-Romagna. La decisione è stata presa dalla Regione dopo l’incontro con i rappresentanti degli enti locali, delle organizzazioni di consumatori, delle associazioni maggiormente rappresentative del settore e dei sindacati. Una misura necessaria per dare un po’ di respiro alle imprese commerciali, in particolare i negozi di abbigliamento e calzature, alle prese con le gravi difficoltà legate alla pandemia e alle conseguenti misure restrittive imposte a tutela della salute dei cittadini.

E con lo spostamento della data dei saldi, slitterà anche il divieto di vendite promozionali che non scatterà più quindi dal 6 dicembre. E nei trenta giorni precedenti all’avvio dei saldi invernali, in via straordinaria e dopo il passaggio in Assemblea legislativa, sarà quindi sospeso il divieto di effettuare le vendite promozionali dei seguenti prodotti: abbigliamento, calzature, biancheria intima, accessori di abbigliamento, pelletteria e tessuti per abbigliamento e arredamento.

“Interveniamo ancora una volta, dopo il posticipo estivo dei saldi, con una misura condivisa con i territori - precisa l’assessore regionale al Commercio, Andrea Corsini- per dare alle imprese uno strumento in più per recuperare la stagione autunno-inverno penalizzata dal protrarsi dell’emergenza sanitaria e dalle limitazioni agli spostamenti delle persone con la collocazione della nostra regione in fascia arancione. È una leva ulteriore che ha l’intento di sostenere le vendite del periodo e che deve essere affiancata da misure economiche ad hoc per dare un aiuto concreto a tutta la rete del commercio”.

Sottolinea Corsini: "Lo spostamento dei saldi a fine gennaio farà bene al commercio e ai consumatori. La misura che abbiamo condiviso in accordo con le associazioni che rappresentano i piccoli commercianti, ha infatti proprio lo scopo di evitare il collasso dei negozi che a dicembre, con la rimozione del divieto alle vendite promozionali, potranno incassare liquidirà fondamentale per la loro sopravvivenza e fornire occasioni di acquisto migliori per gli utenti. Lo slittamento peraltro è già stato adottato da altre regioni confinanti, come Toscana e Veneto e quindi non ci sarà alcuna ragione, per i consumatori, di varcare i confini regionali a ‘caccia del miglior affare’, spostamento peraltro vietato perché ricordo a tutti che in zona gialla non sarà consentito andare fuori dal proprio territorio di residenza per fare acquisti. Quindi per fortuna abbiamo deciso di andare al 30 gennaio perché in caso contrario, mantenendo le regole ordinarie in un momento straordinario, avremmo rischiato di fare un danno enorme a commercianti e consumatori. I primi non avrebbero potuto fare vendite promozionali nel mese di dicembre e i secondi sarebbero stati privati di un buon incentivo agli acquisti".

Confesercenti Forlì

"La decisione consentirà alle imprese della nostra regione di contrastare l’espansione delle vendite online da parte dei grandi gruppi stranieri e ai consumatori di avere quasi tre mesi di offerte e sconti - è il commento di Confesercenti Forlì -. Il mese di dicembre si apre con molte paure e incertezze per le imprese dell’abbigliamento e calzature, con negozi pieni e la necessità di realizzare subito un buon numero di vendite per acquisire la liquidità necessaria alla sopravvivenza e sperare in tempi migliori. Per questo motivo era necessario spostare in avanti l’inizio dei saldi perché altrimenti avremmo avuto il blocco delle vendite promozionali a partire già da questo sabato. Così, invece, i consumatori potranno già trovare proposte scontate e interessanti a partire da questo week-end".

La decisione dell’Emilia-Romagna si allinea a quanto deciso dalle altre Regioni confinanti a partire da Toscana e Veneto. "Certamente, però - conclude Confesercenti - a questo punto è assolutamente necessario che si sospenda anche il blocco delle vendite promozionali, così come già annunciato dall’assessore Corsini, che impedirebbe il loro svolgimento nel mese di gennaio, in modo tale da avere una situazione coerente per tutto il periodo. Questa decisione spetta però all’Assemblea legislativa e ci auguriamo che tutte le forze politiche assumano questo orientamento che va incontro alle esigenze delle aziende e della clientela".

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