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Giovedì, 25 Aprile 2024
Economia

Saldi, l'andamento di Forlì in linea con quello regionale: indicazioni contrastanti

“Dopo un avvio positivo, i saldi, nelle ultime settimane, hanno fatto registrare una frenata non mantenendo le promesse iniziali" dice Lucchi

"Negozi ancora pieni di merce e aziende che rischiano di entrare seriamente in crisi, sono la conferma di un trend negativo del settore, a livello locale e regionale, sia per quanto riguarda le vendite che, purtroppo, anche per la chiusura delle attività”. È quanto afferma Fabio Lucchi – Responsabile FISMO di Confesercenti Forlì – a commento dell’andamento della stagione dei saldi e dei dati sulla consistenza della rete distributiva relativi al 2018. “Rispetto ai saldi - prosegue Lucchi – dovremo probabilmente aprire una riflessione sulla durata e le modalità, in modo tale da mantenere il valore commerciale dell’appuntamento dandogli però nuovo vigore. Sulla situazione delle imprese, invece, appare sempre più necessaria l’adozione di azioni in grado di far riprendere i consumi e la domanda interna e di politiche per l’incentivazione dei processi di qualificazione e ammodernamento dell’offerta”.

Le preoccupazioni espresse, derivano dall’analisi dei dati (di fonte Infocamere E.R.) riguardanti il settore che ha visto nel solo commercio al dettaglio, nel 2018, una riduzione di 44 aziende nella provincia di Forlì-Cesena (910 unità su base regionale). Se poi il dato si confronta con il 2013, le riduzioni raggiungono le 198 unità su base provinciale, contro le 2.995 su base regionale.

“Un settore -  conclude Lucchi -  che va aiutato ad uscire dalla crisi con efficaci politiche di sostegno e incentivi. Non sottovalutando che la diminuzione della consistenza di quella rete di piccoli e medi esercizi commerciali che hanno sempre caratterizzato i nostri centri urbani, determina anche un impoverimento del tessuto sociale e il venir meno di un presidio importante del territorio.

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