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Economia

Sciopero alla Celli, i lavoratori: "Basta pressioni e minacce"

Mercoledì mattina i lavoratori della Celli spa si sono fermati per uno sciopero di un'ora e si è tenuta un'assemblea davanti ai cancelli della fabbrica. "I lavoratori sono delusi e amareggiati"

Mercoledì mattina i lavoratori della Celli spa si sono fermati per uno sciopero di un’ora e si è tenuta un’assemblea davanti ai cancelli della fabbrica.  ”I lavoratori sono delusi e amareggiati: è da quasi due anni che ci sono problemi e ritardi con le retribuzioni, ma i lavoratori e il sindacato, la Fiom Cgil– spiega Il segretario Michele Bulgarelli - hanno fino ad oggi e fino alle esternazioni della proprietà adottato un “basso profilo”, dal momento che si condivideva l’obiettivo che l’azienda negoziasse con gli istituti di credito un piano di rilancio e di rifinanziamento dell’impresa”.

“I lavoratori non accettano però di vedere scaricate sulle proprie spalle le colpe di altri: forse la Celli è appesantita dal costo di troppi dirigenti, di strani consulenti aziendali arrivati da fuori, con la verità in tasca ed atteggiamenti aggressivi e portatori di inutili tensioni – continua Bulgarelli, affiancato dai delegati sindacali dell'azienda, Roberto Tassi e Mirko Biondi - Con lo sciopero di oggi il sindacato, i delegati e i lavoratori mandano un messaggio chiaro all’impresa: noi siamo pronti ad un patto che porti tutta l’azienda oltre la crisi. Serve però che l’azienda rimuova quelle criticità che in questi mesi hanno aumentato le tensioni e creato inutili problemi”.

Alla Celli i dipendenti sono quasi 50, metà operai e metà impiegati, una decina tra dirigenti e consulenti. Allo sciopero hanno partecipato quasi tutti gli operai ed un solo impiegato. “Probabilmente l'azienda è appesantita da costi impropri, il tema della delocalizzazione, tirato fuori da Celli, pare essere più una minaccia – continua Bulgarelli – in realtà sarebbe un costo troppo alto per l'azienda e la forza della Celli sono proprio i lavoratori, con la loro esperienza”.

Sulle accuse mosse da Paolo Celli al sindacato, di avere dato false informazioni sulla situazione dell'azienda, incrinando così i rapporti con i lavoratori che si sarebbero rifiutati di fare lo straordinario, la versione dei delegati e del segretario della Fiom è diversa: “Solo alcuni non hanno fatto lo straordinario, in tanti hanno dato la disponibilità, e c'è anche chi ha rinunciato alle ferie in agosto, lavorando la prima settimana, per rimandandole alla prima di settembre, nonostante non si sapesse quando arrivava lo stipendio. Inoltre perchè l'azienda non ha parlato direttamente con gli operai? Cosa che non ha mai fatto. Martedì sera, appresa la notizia dello sciopero, la dirigenza ha convocato per un'assemblea solo gli impiegati e non gli operai”.

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