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La scuola è scesa in piazza contro il governo

Venerdì alle 11, davanti alla Prefettura, aderendo allo sciopero nazionale indetto per l'intera giornata, la categoria della FLC Cgil di Forlì ha manifestato "per dire "no"alle politiche regressive di questo governo"

Venerdì alle 11, davanti alla Prefettura, aderendo allo sciopero nazionale indetto per l’intera giornata, la categoria della FLC Cgil di Forlì ha manifestato “per dire “no”alle politiche regressive di questo governo. Gli interventi operati dal 2008 ad oggi hanno piegato e svuotato la scuola pubblica con tagli in termini di risorse, sia economiche che di personale. Ora sono state annunciate dal Governo altre penalizzazioni per il comparto Scuola che ledono ulteriormente il diritto all’istruzione, sancito dalla nostra Costituzione”.

I manifestanti forlivesi hanno effettuato un flash-mob davanti alla Prefettura, esibendo uno striscione in difesa del diritto alla conoscenza e all’educazione come bene pubblico, promotore di crescita e sviluppo sociale. Quindi si sono spostati in piazza Saffi, dove hanno esposto lo striscione dal terrazzo del salone comunale. “L’iniziativa ha visto una buona adesione del personale, sia docente che ATA, dei circoli e degli istituti comprensivi”.

Alla manifestazione, oltre al personale della scuola ed ai genitori, hanno partecipato segretari e funzionari di altre categorie della Camera territoriale del Lavoro di Forlì e il segretario generale Paride Amanti, a dimostrazione dell’importanza che le politiche educative rivestono per l’intera CGIL.
 

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