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Martedì, 16 Aprile 2024
Economia

Sciopero dipendenti Consorzi di Bonifica, tanti romagnoli a Roma

Si è svolto martedì mattina davanti alla sede dello SNEBI di Roma il presidio per sostenere le richieste presentate con la piattaforma per il rinnovo del Contratto Nazionale dei Lavoratori dei Consorzi di Bonifica

Si è svolto martedì mattina davanti alla sede dello SNEBI di Roma il presidio di Cgil, Cisl e Uil per sostenere le richieste presentate con la piattaforma per il rinnovo del Contratto Nazionale dei Lavoratori dei Consorzi di Bonifica scaduto da oltre 8 mesi. Buona la partecipazione anche dai territori di Cesena, Forlì, Ravenna e Rimini, "che conferma - spiegano i sindacati in una nota - la determinazione con cui i lavoratori chiedono l’apertura del Tavolo di trattativa per arrivare ad un rapido rinnovo del contratto di lavoro".

«Abbiamo fatto di tutto per evitare questi disagi all'agricoltura, ma il comportamento delle Direzioni nazionali di Snebi e Anbi, i vertici padronali dei Consorzi, non ci hanno dato alternative - afferma Lidia Foschi, segretaria generale FAI CISL Forlì-Cesena e  Rimini -. Che vi sia crisi in Italia è risaputo e il Sindacato non la ignora, ma le condizioni difficili in cui lavorano le imprese non possono godere di guarentigie mentre gli operai, gli impiegati e i tecnici che fanno funzionare gli impianti, l'amministrazione e la funzione impositiva dei Consorzi, secondo i responsabili dello Snebi, devono accettare un anno sabbatico di salario, cioè un anno in cui le loro retribuzioni non dovrebbero avere neppure il recupero della erosione inflattiva".

"La FAI CISL - continua Foschi - è sempre stata un Sindacato fin troppo responsabile che però le difficoltà vuole affrontarle nel negoziato e non fuori da esso, respinti da una vera e propria serrata relazionale. Rivendichiamo che i consorzi  tornino in tutta Italia ciò che volle il grande Serpieri, la cui idea di sussidiarietà viene ogni giorno tradita da tanti infedeli amministratori. Oggi è soltanto l'inizio di una lotta che non ha nei suoi obiettivi soltanto il rinnovo del Contratto nazionale scaduto il 31 dicembre 2011. Lottiamo anche per ristabilire nei Consorzi di Bonifica gestioni più efficienti a favore del territorio e dell'agricoltura, nella nostra realtà seppur con un calo di risorse hanno mantenuto assetti dirigenziali ridondanti a dispetto di una riorganizzazione di operai e impiegati (i veri fautori della mission aziendale)".

"Un grande rammarico esprimiamo agli agricoltori di Coldiretti, Confagricoltura e Cia - conclude Foschi -. Non aver né visto né sentito un intervento a favore di più dialoganti relazioni sindacali in un comparto dove essi comandano molto e poco amministrano. Vogliamo continuare - mediante un'azione contrattuale né remissiva né velleitaria a lottare affinché in agricoltura si affermino imprenditori veri e onesti e negli Enti di servizio come i Consorzi, amministratori capaci ed eticamente impegnati a fare il bene della Comunità e non di pochi, compiacenti agricoltori la cui coltivazione più redditizia sia l'egoismo».


 

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