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Venerdì, 19 Aprile 2024
Tempo di Natale

Effetto tredicesima sullo shopping di Natale, "si respira un rinnovato spirito di festa". E i ristoranti verso il tutto esaurito

"Dopo un anno in chiaro-scuro, complicato dalle troppe crisi, dal covid al caro energia ed infine dalle ripercussioni innescate dal conflitto in Ucraina, confidiamo in una crescita degli acquisti negli ultimi giorni prima del Natale", afferma il direttore di Ascom-Confcommercio, Alberto Zattini

Arrivano le tredicesime, ossigeno per lo shopping di Natale. "Dopo un anno in chiaro-scuro, complicato dalle troppe crisi, dal covid al caro energia ed infine dalle ripercussioni innescate dal conflitto in Ucraina, confidiamo in una crescita degli acquisti negli ultimi giorni prima del Natale - afferma il direttore di Ascom-Confcommercio, Alberto Zattini -. Sembrano quindi confermate le previsioni del nostro Ufficio Studi che stimavano intorno ai 1.500 euro a famiglia i consumi di dicembre dei forlivesi".

Dai monitoraggi sui negozi associati, spiega Zattini, "emerge che il settore della ristorazione sta correndo velocemente verso il “tutto esaurito” e il settore alimentare (macellerie, frutta e verdura e panetterie) stanno registrando importati aumenti nelle vendite. Per questi due settori i benefici derivano dalla voglia di socialità dei forlivesi che, a casa o al ristorante, si ritroveranno numerosi per festeggiare il Santo Natale". 

Anche i segnali che arrivano dal settore extralimentare (abbigliamento, calzature, accessori di abbigliamento e articoli sportivi) lasciano ben sperare: "Ta i regali più desiderati dai forlivesi in  questo Natale ci sono gli intramontabili prodotti di moda, la maglieria e i pantaloni, i piumini, gli abiti e giacche, le scarpe e le  sneaker, le borse di qualità oltre agli immancabili accessori, fino agli articoli sportivi. Certamente una grande spinta all’acquisto di certe tipologie di prodotti (articoli tecnici, articoli da viaggio) è generata dalla voglia, dei forlivesi, di vacanze fuori porta. E' impossibile trovare un posto disponibile, nonostante i prezzi da altissima stagione, in montagna, nelle città d’arte, nei luoghi termali e in tantissime altre realtà".

Zattini, comunque, tiene a puntualizzare che "non si può parlare di ripresa dei consumi, viste le performance di vendita altalenanti". Tuttavia, "complice la stagione più fredda, l’esplosione del turismo e la prevedibile crescita degli acquisti più importanti e ragionati degli ultimi giorni, si respira un rinnovato spirito di festa che fa ben sperare in un buon Natale tanto per i consumatori quanto per i commercianti. Crediamo in quello che vogliamo definire l’ottimismo della ragione, ma l’incertezza per il caro energia, l’impennata dell’inflazione e dei costi dei consumi obbligati preoccupano ancora i nostri operatori. Non possiamo permetterci ulteriori passi falsi. La ricetta per rilanciare la fiducia è quella di accelerare il taglio delle tasse, a partire dall’Irpef e dagli oneri contributivi a carico delle imprese, come pure sarebbe importante estendere la cedolare secca alle locazioni commerciali per contenere il “caro Affitti”".
 

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