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Pensioni più leggere dal primo aprile: ecco le riduzioni fascia per fascia

I sindacati hanno già annunciato che scenderanno in piazza il primo giugno in Piazza del Popolo a Roma.

Pensioni più leggere dal primo aprile. L'Inps ha annunciato venerdì la nuova rivalutazione all'inflazione voluta dall'ultima legge di Bilancio che penalizza gli assegni medio-alti. Poi, a giugno, dopo le elezioni Europee, ci sarà un conguaglio da 100 milioni sui primi tre mesi dell'anno sempre a carico dei pensionati. Il nuovo sistema di perequazione delle pensioni servirà per recuperare risorse poi redistribuite su vari provvedimenti, a cominciare da quota 100. I sindacati hanno già annunciato che scenderanno in piazza il primo giugno in Piazza del Popolo a Roma.

Dal prossimo primo aprile i trattamenti pensionistici superiori a tre volte il minimo (oltre i 1.522 euro al mese) avranno una rimodulazione della perequazione rispetto all'inflazione così come previsto dalla legge di bilancio per il 2019. Si legge nella missiva dell'Inps: "L’importo complessivo lordo è la somma di tutte le pensioni di cui un soggetto è titolare, erogate sia dall’nps che dagli altri Enti presenti nel Casellario centrale, assoggettabili al regime della perequazione cumulata".

"L’introduzione del nuovo meccanismo di rivalutazione ha comportato il ricalcolo delle pensioni che, in occasione del consueto rinnovo generalizzato, erano state inizialmente rivalutate secondo i criteri previgenti (legge 23 dicembre 2000, n. 388; circolare INPS 27 dicembre 2018, n. 122)", viene aggiunto. Si tratta di somme che i pensionati hanno riscosso nei primi tre mesi dell'anno e che dovranno restituire a conguaglio. "Nei mesi successivi - si legge nella nota dell'Inps - l'Istituto comunicherà le modalità di recupero delle somme relative al periodo gennaio-marzo 2019".

Per le pensioni fino a tre volte il minimo l’adeguamento all’inflazione è piena al 100%, mentre per tutti gli altri assegni la rivalutazione è compresa tra un massimo del 97% e un minimo del 40%. Il 97% per le pensioni tra le tre e le quattro volte l’importo minimo (da 1.522 a 2.029 euro al mese);  il 40% per quelle superiori a 4.569 euro. Se le pensioni fino a 1.522 euro avranno un aumento dell’1,1% quelle oltre le nove volte il minimo (superiori a 4.569 euro al mese) recupereranno solo lo 0,44%. 

Nel dettaglio, una pensione di 2.300 euro lordi nel 2018 ha visto da gennaio a marzo un aumento di 24,44 euro: ad aprile scenderà a 2.319,48 euro e quindi l'importo da restituire sarà di circa 5 euro al mese, 15 euro per il primo trimestre dell'anno. Le pensioni passate nel 2019 a 2.828,96 euro lordi caleranno 2.816, 02 euro e la somma da restituire sarà di 12,94 euro al mese, 39 euro per i primi tre mesi dell'anno. Chi ha visto nel 2019 un aumento della pensione lorda a 4744,64 euro, l'importo da restituire sarà di 72 euro.

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