Arriva il 'salasso' Imu. I sindacati chiedono marcia indietro al Comune
Per un'abitazione con un reddito catastale di 500 euro, ovvero due camere da letto, una persona con un reddito inferiore ai 9mila euro, pagherà 262 euro di Imu
Per un’abitazione con un reddito catastale di 500 euro, ovvero due camere da letto, una persona con un reddito inferiore ai 9mila euro, pagherà 262 euro di Imu nel 2012. Una famiglia composta da mamma e papà che lavorano e due figli sotto i 26 anni, con la stessa casa, 162 euro. Secondo i calcoli fatti da Cgil, Cisl e Uil, sta proprio qui l’ingiustizia per cui giudicano negativamente il bilancio comunale. “Dalla base dello 0,4% per la prima casa e 0,76 per la seconda e le imprese, il Comune vuole aumentare allo 0,55 e 0,98”.
Insomma il solito: “Pagano sempre gli stessi e si vanno a penalizzare la prima casa ed i redditi più bassi”. I segretari di Cgil, Enzo Santolini, Cisl, Antonio Amoroso e Uil, Luigi Foschi sono concordi nel chiedere un tavolo che coinvolga tutte le parti sociali per rivedere questo aspetto nei prossimi 10 giorni. Il bilancio di previsione 2012 dovrebbe passare al vaglio del consiglio comunale lunedì e martedì. I sindacati chiedono di rimandare. “L’Imu prevede uno sconto di 200 euro per le prime case e di 50 euro per ogni figlio, ma, non tenendo conto del reddito, si verifica quello che abbiamo spiegato. Chiediamo al Comune di tornare allo 0,4% e allo 0,76%. Sappiamo bene che le risorse dello stato sono state tagliate indiscriminatamente ai Comuni: dai 34 milioni che sono arrivati nel 2010, si è passati a 29 nel 2011 e per il 2012 c’è un segno meno. Le risorse vano nel senso contrario per 900 mila euro”. Nonostante questo si chiede di intervenire sull’Imu.
“I 262 euro si trasformerebbero in 136, quasi la metà, per chi non pagava nulla e comunque, finchè non è stata abolita l’Ici, con reddito inferiore ai 9mila euro, pagava 49 euro. Per quanto riguarda la seconda casa non sono state differenziate le tipologie: ovvero chi la tiene sfitta, chi la affitta a canone concordato e chi magari la da in uso gratuito ai figli paga la stessa cifra. In questo caso la tariffa sarebbe unica: per la stessa tipologia di casa 823 euro. Questo porterà inevitabilmente all’aumento degli affitti e alla fine ne farà le spese sempre il ceto più debole”, osservano i sindacati.