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Venerdì, 19 Aprile 2024
Economia Civitella di Romagna

Tecnoclima, "il dramma di un'imprenditrice costretta a chiudere"

La vicenda della chiusura dell'azienda Tecnoclima snc, "rappresenta un caso emblematico del dramma di molti imprenditori"

La vicenda della chiusura dell’azienda Tecnoclima snc, assurta agli onori delle cronache a seguito della nota inviata alla stampa da parte dei sindacati dei lavoratori, “rappresenta un caso emblematico del dramma di molti imprenditori, costretti a soccombere per il perdurare della crisi, esposti anche al biasimo e agli attacchi di coloro che scelgono di identificare nel titolare d’impresa il nemico del lavoratore. Una visione semplicistica e riduttiva, oltre che del tutto errata in questa particolare vicissitudine”. Lo scrive in una nota Confartigianato di Forlì Federimprese.

“Malgrado i toni aggressivi e sopra le righe della comunicazione redatta dai sindacati dei lavoratori non invitino al dialogo, obiettivo di Confartigianato Forlì è quello di far chiarezza su una situazione complessa e dolorosa per tutti i soggetti coinvolti, in primis per l’imprenditrice Gabriella Castellucci, obbligata a cessare l’attività, anche a seguito di vicende societarie. Decidere di ritirarsi dal mercato, dopo più di un decennio di gestione dell’azienda, a seguito di reali e documentabili difficoltà economiche, alle quali l’imprenditrice ha cercato di far fronte, ricorrendo anche a capitali personali, non è una scelta indolore per chi la effettua, comportando anzi pesanti ripercussioni sul futuro professionale e personale dell’imprenditrice stessa. Comprendiamo le preoccupazioni dei lavoratori, ma ribadiamo che sono le stesse, vissute probabilmente con maggiore ansia, dalla titolare che, oggi, dopo due anni di tentativi infruttuosi di rivitalizzarla, ha deciso di chiudere definitivamente l’impresa, già inattiva da luglio 2012”, spiega Confartigianato.

Confartigianato di Forlì ha assistito l’azienda, tutelata anche da uno studio legale, nel difficile percorso oggi giunto al termine, e, di fronte alla sofferta decisione dell’imprenditrice, non ha potuto far altro che prendere atto della situazione. “La scelta dell’Associazione di non prendere parte al tavolo della Prefettura, assenza peraltro comunicata nei giorni precedenti l’incontro, non è stato uno sgarbo nei confronti delle istituzioni. Anzi, a nostro giudizio, lo sarebbe stato il contrario, dando luogo alla falsa illusione che potessero esserci spiragli per soluzioni alternative, che sapevamo essere totalmente assenti. È facile strumentalizzare la realtà con termini duri, che rasentano l’offesa personale; ben più complesso accettare la sconfitta di un intero sistema che non è riuscito a salvare un’azienda, che rappresentava una preziosa risorsa per l’area del Bidente. Non cerchiamo facili alibi, né giustificazioni, ma non siamo disposti a tollerare sterili attacchi, volti solo a inasprire i toni di una situazione già molto amara. Senza dimenticare che l’obiettivo di Confartigianato Forlì, anche in questi lunghi anni di crisi, è stata la salvaguardia del tessuto produttivo e della forza lavoro occupata, nel rispetto delle relazioni sindacali e degli accordi sottoscritti”.

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