Futuro incerto per le terme di Fratta dopo l'alluvione: "A rischio il futuro di 30 dipendenti"
"La cassa integrazione per alluvione scade il 15 agosto e ad oggi non si vede un futuro occupazionale per i dipendenti", sottolineano i sindacati
Ancora futuro incerto per la struttura termale di Fratta Terme. Lo stabilimento è chiuso a causa degli ingenti danni causati dall'alluvione, tuttavia, spiegano Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs Uil, "già prima di questo eccezionale evento la struttura si trovava in condizioni economiche drammatiche con un difficile concordato in corso, e numero di lavoratori dimezzato".
"La cassa integrazione per alluvione scade il 15 agosto e ad oggi non si vede un futuro occupazionale per i dipendenti - viene evidenziato -. La situazione è aggravata da ritardi nei pagamenti: i dipendenti non hanno ancora ricevuto il saldo del pagamento dello stipendio di maggio, ma solo un piccolo acconto. Sono una trentina coloro che non sanno cosa ne sarà del loro futuro lavorativo. Un’ingiustizia, che pone per l’ennesima volta persone e famiglie in una situazione di precarietà e di totale incertezza".
Lunedì, nella sede della Provincia, le istituzioni incontreranno i sindacati per discutere di questa crisi. Dalle 10.30 fino alle 12.30, i sindacati saranno sotto la sede della Provincia Forlì-Cesena, Piazzetta Morgagni Forlì. Il presidio è organizzato da Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs Uil "per chiedere risposte sul destino dello stabilimento termale. Chiediamo a tutte e tutti di portare solidarietà ai lavoratori della struttura".