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Economia

Trasporti, crollo dei ricavi. Lo studio di Confartigianato: "Persi 4,1 miliardi di euro"

Come spiega il segretario di Confartigianato di Forlì, Marco Valenti "nel 2020 non è crollato solo il turismo, sono andati persi 18 milioni di pernottamenti per viaggi di lavoro"

Il crollo dei flussi turistici, la cancellazione di eventi e fiere, l'annullamento delle gite scolastiche e, più in  generale, la caduta della mobilità conseguente ai provvedimenti restrittivi per contrastare l’epidemia da Covid-19 hanno reso drammatiche le condizioni settore del trasporto persone, composto da taxi, noleggio di autovetture da rimessa con conducente e da autobus turistici e scuolabus. Il comparto conta 29mila imprese e 79mila addetti ed è quello che nel 2020 ha segnato una caduta dei ricavi tra le più pesanti, con una flessione del 73,8%: in termini assoluti il trasporto persone ha perso 4.118 milioni di euro di mancati ricavi. 

I dati dell’ufficio studi confederale delineano un quadro impressionante: nell’anno del Covid-19 le località italiane hanno perso 78 milioni di arrivi di turisti e 233 milioni di presenze, mentre le prenotazioni aeree sono crollate del 87%; le previsioni sui primi mesi del 2021 registrano un sostanziale azzeramento (-98%).
Nell’anno dello scoppio della pandemia le presenze turistiche si sono più che dimezzate (-53,3%), combinazione di una flessione delle presenze straniere pari al 70,1% e di quelle degli italiani, ridotte del 36,1%. Dimezzato anche il traffico ferroviario e i relativi flussi di viaggiatori da e verso le stazioni: nei primi tre trimestri del 2020 scendono del 50,6% i passeggeri che prendono il treno, con una riduzione stimata su base annua di 447 milioni di passeggeri.

Come spiega il segretario di Confartigianato di Forlì, Marco Valenti "nel 2020 non è crollato solo il turismo, sono andati persi 18 milioni di pernottamenti per viaggi di lavoro, con una riduzione di oltre il 67%, a seguito del sostanziale blocco, nel secondo trimestre dell’anno, di congressi, convegni, seminari, riunione d’affari, fiere ed esposizioni (-77,5%), attività culturali e artistiche, (-63,1%), docenze e corsi di aggiornamento professionale in presenza, a cui si è sovrapposto il forte ridimensionamento di viaggi di rappresentanza e vendita (-67,9%) nonché delle missioni di lavoro (-61%). Da segnalare che il comparto trasporto persone ha drammaticamente sofferto anche la rarefazione della didattica in presenza e l’annullamento dei viaggi di istruzione, attività che interessa, nelle scuole primarie e secondarie, oltre 4 milioni e 400 mila tra alunni e docenti accompagnatori".

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