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Economia

Il trend dell'economia in provincia nel 2023: in crescita l'export e il tasso di occupazione

L'export per il 2023 è previsto in crescita (+4,1%) (sempre in termini reali, a prezzi 2015), con una variazione più cauta rispetto a quella stimata in precedenza (+4,8%) ma maggiore dell’incremento regionale (+2,5%) e nazionale (+1,7%)

I dati previsionali per il 2023 (Scenari Prometeia, aprile 2023) per la provincia di Forlì-Cesena rilevano un incremento del valore aggiunto pari allo 0,8% (in termini reali, a prezzi costanti anno 2015), in lieve miglioramento rispetto a quello previsto lo scorso gennaio (+0,4%) e in linea col dato regionale (+0,9%) e nazionale (+0,8%); variazione inferiore a quella stimata per il 2022 (+4,0%) come accade del resto in tutti i livelli territoriali. "Gli scenari previsionali aggiornati ad aprile, presentano per quasi tutti gli indicatori valori leggermente migliori di quelli rilasciati a gennaio 2023, fanno eccezione il tasso di occupazione e l’export, entrambi comunque in crescita con un ritmo superiore a quello regionale e nazionale, così come l’aumento del reddito disponibile delle famiglie", commenta Carlo Battistini, presidente della Camera di commercio della Romagna.

"Per il 2023, il lieve incremento del valore aggiunto, sostanzialmente in linea col dato regionale e nazionale, beneficia dell'aumento della ricchezza prodotta dalle costruzioni e dai servizi - prosegue Battistini -. La produttività, cioè il valore aggiunto per occupato, invece, resta su valori nettamente inferiori alla media nazionale e soprattutto a quella regionale. A livello nazionale, in questi primi mesi del 2023, si registra un trend favorevole per l'economia italiana con il PIL che è andato meglio di quanto previsto. L’inflazione dei prezzi al consumo, invece, dopo un lieve calo, ad aprile mostra un rialzo dello 0,5% su base mensile e dell’8,3% su base annua. Lo scenario conferma quindi che ci sono motivi di ottimismo, grazie soprattutto alla capacità di resistenza e reazione del nostro sistema imprenditoriale, come ho più volte sottolineato, ma occorre mantenere una certa cautela: la situazione è complessa e gli scenari globali rendono le previsioni particolarmente difficili”.

Lo scenario previsionale per la provincia

A livello settoriale, per l’anno in corso, si stima una crescita della ricchezza prodotta nelle costruzioni (+2,2%) e nei servizi (+1,0%), stabilità nel manifatturiero (+0,2%) e una leggera diminuzione nell’agricoltura (-0,5%). Anche l’export per il 2023 è previsto in crescita (+4,1%) (sempre in termini reali, a prezzi 2015), con una variazione più cauta rispetto a quella stimata in precedenza (+4,8%) ma maggiore dell’incremento regionale (+2,5%) e nazionale (+1,7%); il 2022 si dovrebbe chiudere con un +0,5%.

Stimato in aumento anche il reddito delle famiglie (+5,5%, rispetto al precedente +3,3%), elaborato a prezzi correnti, con un trend superiore a quello regionale (+5,0%) e nazionale (+4,4%). Il valore aggiunto per abitante, pari a 30.500 euro (a prezzi reali, come il totale), nel 2023, risulterebbe maggiore di quello dell’Italia (27.100 euro) ma più contenuto rispetto a quello dell’Emilia-Romagna (33.200 euro).

Per ciò che riguarda il mercato del lavoro, la provincia di Forlì-Cesena, nel 2023, avrà tassi di attività e di occupazione (rispettivamente, 74,5% e 71,4%) migliori del contesto regionale (nell’ordine, 74,0% e 70,5%) e nazionale (66,2% e 61,0%); stesso discorso per il tasso di disoccupazione previsto (4,2%), in lieve aumento rispetto a quello stimato nel 2022 (4,0%) confrontabile con quello Emilia-Romagna (4,7%) e Italia (7,8%).

La produttività per addetto (66.300 euro), infine, è stimata, per il 2023, ancora inferiore ai territori di riferimento (72.600 euro in Emilia-Romagna, 68.300 euro in Italia).

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