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Economia

Turismo, positivi i primi sette mesi del 2018 in Romagna: aumentano arrivi e presenze

Nel territorio Romagna (Forlì-Cesena e Rimini), nei primi sette mesi dell’anno, sono in aumento gli arrivi e le presenze. Buona performance del turismo straniero.

I dati provvisori relativi al movimento turistico, resi disponibili dal Servizio Statistica della Regione Emilia-Romagna ed elaborati dall’Ufficio Studi della Camera di commercio della Romagna per l’Osservatorio economico della Camera di commercio della Romagna, registrano risultati positivi: nel periodo gennaio-luglio 2018 aumentano, infatti, rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, sia gli arrivi, del 1,0% (2.950.566 unità), sia le presenze, del 1,5% (12.425.347 unità); in termini di incidenza a livello regionale, il territorio Romagna (Forlì-Cesena e Rimini) ha registrato il 43,3% degli arrivi e il 52,9% delle presenze.

Il turismo nazionale, che incide in misura prevalente (80,2% degli arrivi totali, 76,5% delle presenze complessive), aumenta, rispetto a gennaio-luglio 2017, dello 0,9% in termini di arrivi e dell’1,3% riguardo alle presenze; il turismo straniero fa registrare incrementi annui superiori: +1,5% in merito agli arrivi e +2,1% con riferimento alle presenze. L’aumento complessivo è determinato dalla crescita dei flussi turistici verso gli esercizi alberghieri (+0,8% arrivi, +1,3% presenze), e, soprattutto, complementari (rispettivamente, +3,2% e +2,8%).

Per ciò che riguarda i flussi stranieri, i principali Paesi di provenienza sono la Germania (19,0% degli arrivi stranieri, 21,8% delle presenze straniere), la Svizzera (12,5%, 13,6%), la Russia (10,4%, 10,2%), la Francia (7,3%, 8,0%) e la Polonia (6,1%, 5,1%); la somma degli arrivi e delle presenze dei suddetti Paesi supera la metà del movimento estero: 55,4% degli arrivi stranieri e 58,8% delle presenze straniere.

Il movimento turistico nella provincia di Forlì-Cesena

I dati provvisori relativi al movimento turistico nei primi sette mesi del 2018, resi disponibili dalla Regione Emilia-Romagna, mostrano una situazione in chiaro-scuro per la provincia di Forlì-Cesena; ad un aumento delle presenze dello 0,6%, rispetto a gennaio-luglio 2017, si contrappone, infatti, una flessione degli arrivi dello 0,4%. Riguardo alle presenze, l’aumento è determinato da quelle estere (+2,7%), mentre si registra una sostanziale stabilità delle presenze italiane (+0,1%); in merito, invece, agli arrivi, calano sia quelli italiani (-0,4%) che stranieri (-0,6%).

Con riferimento alla tipologia ricettiva, crescono gli arrivi e le presenze nelle strutture complementari (rispettivamente, +4,2% e +2,0%) mentre calano gli arrivi nelle strutture alberghiere (-1,5%), che pesano per il 79,5% sul totale ricettivo, e rimangono stabili le relative presenze (incidenza del 68,4%).

In termini di incidenza a livello regionale, in provincia di Forlì-Cesena si concentra il 10,2% degli arrivi (698.779) e il 13,6% delle presenze (3.189.999).

I comuni costieri rappresentano quelli nei quali si concentra la maggior parte dei flussi turistici (68,0% degli arrivi e 84,0% delle presenze); la migliore performance è quella fatta registrare da San Mauro P. (+4,9% di arrivi, +14,1% delle presenze), la peggiore da Gatteo (-3,5% di arrivi, -2,0% di presenze). Cesenatico, che assorbe più della metà dei flussi turistici provinciali, vede un aumento degli arrivi (+0,8%) e una diminuzione delle presenze (-0,9%), mentre Savignano un calo degli arrivi (-4,8%) ed un lieve incremento delle presenze (+0,3%).

Nei due comuni principali: Forlì ha registrato una diminuzione degli arrivi del 3,5% e un aumento delle presenze del 6,2%, Cesena un incremento sia degli arrivi (+6,6%) che delle presenze (+16,1%). Nei comuni termali: in chiaro-scuro Bagno di Romagna (arrivi -2,6%; presenze +0,3%) e Castrocaro Terme (arrivi -19,4%; presenze +9,4%), positivo l’andamento di Bertinoro (arrivi +11,2%; presenze +10,9%).

Riguardo ai flussi stranieri, i principali Paesi di provenienza sono la Germania (23,7% degli arrivi stranieri, 28,9% delle presenze straniere), la Svizzera (13,6%, 14,9%), la Polonia (11,1%, 8,2%), la Francia (7,2%, 7,5%) e l’Austria (5,6%, 5,7%); la somma degli arrivi e delle presenze dei suddetti Paesi supera nettamente la metà del movimento estero: 61,1% degli arrivi stranieri e 65,1% delle presenze straniere.

Il movimento turistico nella provincia di Rimini

I dati provvisori relativi al movimento turistico nei primi sette mesi del 2018, resi disponibili dalla Regione Emilia-Romagna, mostrano una situazione buona per la provincia di Rimini; rispetto a gennaio-luglio 2017, aumentano, infatti, sia gli arrivi, dell’1,5%, che le presenze, dell’1,8%; nello specifico, risulta migliore la performance del turismo straniero (+2,0% di arrivi e +2,0% di presenze) rispetto a quello italiano (+1,3% di arrivi e +1,7% di presenze).

Con riferimento alla tipologia ricettiva, crescono gli arrivi e le presenze sia nelle strutture alberghiere (rispettivamente, +1,4% e +1,6%), che assorbono il 94,6% di arrivi e il 93,3% di presenze (sul totale ricettivo), sia nelle strutture complementari (rispettivamente, +2,1% e +4,1%).

In termini di incidenza a livello regionale, nella provincia riminese si concentra ben il 33,1% degli arrivi (2.251.787) e il 39,3% delle presenze (9.235.348).

I comuni costieri rappresentano quelli nei quali si concentra la quasi totalità dei flussi turistici (98,2% degli arrivi e 99,0% delle presenze); performance positive per Rimini, che assorbe quasi la metà dei flussi turistici provinciali (+1,4% di arrivi e +1,4% di presenze), Riccione (+4,2% di arrivi, +4,7% di presenze) e Cattolica (+2,4% di arrivi, +2,1% di presenze) mentre Misano A. vede una diminuzione degli arrivi (-1,2%) e un aumento delle presenze (+1,1%); male, invece, Bellaria, con un calo sia dagli arrivi (-3,8%) che delle presenze (-1,7%).

Riguardo ai flussi stranieri, i principali Paesi di provenienza sono la Germania (17,8% degli arrivi stranieri, 19,8% delle presenze straniere), la Russia (12,7%, 13,2%), la Svizzera (12,3%, 12,9%), la Francia (7,4%, 8,1%) e la Polonia (4,8%, 4,3%); la somma degli arrivi e delle presenze dei suddetti Paesi supera la metà del movimento estero: 55,0% degli arrivi stranieri e 58,3% delle presenze straniere.

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