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Economia

Un successo made in Forlì: la campagna "No Cyberbullismo" vince il KeyAward

La Giuria del 14esimo Press, Outdoor & Promotion KeyAward, il prestigioso concorso organizzato da Media Key, ha individuato nella campagna un messaggio di positività costruttiva

L'agenzia di comunicazione "PubliOne" è stata premiata con il KeyAward per la campagna per Unieuro "No Cyberbullismo". La Giuria del 14esimo Press, Outdoor & Promotion KeyAward, il prestigioso concorso organizzato da Media Key, ha individuato nella campagna un messaggio di positività costruttiva: al centro della creatività ideata da PubliOne vi sono quegli stessi dispositivi con cui un cyberbullo ha la possibilità di tormentare le proprie vittime. L’immagine positiva dei protagonisti della campagna, supportata da un copy esplicito e incisivo, contribuisce a rendere chiara la funzione di smartphone, pc e tablet, che devono essere usati solo come mezzo di connessione responsabile.

"No Cyberbullismo" è stato studiato da PubliOne per Unieuro e nasce per offrire l’opportunità ai ragazzi di parlare in prima persona con testimoni e vittime che hanno affrontato e vinto la lotta contro il cyberbullismo. Il format è davvero unico: parte dal territorio e dal confronto reale, grazie alla proiezione nei teatri e nelle scuole del docufilm #cuoriconnessi diretto da Luca Pagliari, e si integra con la capillarità dei punti vendita dell’insegna Unieuro. Qui, oltre alla campagna dedicata, vengono proposti contenuti informativi e di approfondimento sul tema, grazie anche alla formazione specifica degli oltre 4mila addetti e collaboratori. E per chi cerca informazioni su come prevenire il fenomeno o come contattare Polizia di Stato, è sempre disponibile online il sito nocyberbullismo.it. Una concezione davvero integrata della comunicazione, che ha permesso di raggiungere il più ampio numero possibile di persone.

La cerimonia di premiazione si è tenuta al Nuovo Auditorium dell’Università IULM a Milano il 27 settembre alla presenza di numerosi professionisti del settore comunicazione. Il premio è stato ritirato da Marco Titi, direttore marketing di Unieuro, e da Loris Zanelli, Mauro Gennaccari e Maurilio Brini, rispettivamente Ceo, responsabile dei progetti digitali e direttore creativo di PubliOne.

"Sono veramente orgoglioso di questo successo e della grande squadra che ha lavorato al progetto - dichiara Loris Zanelli, Ceo di PubliOne -. La stessa Camera dei Deputati, che proprio quest’anno ha approvato il disegno di legge sul cyberbullismo, ha dato il proprio patrocinio alla prima tappa del tour #cuoriconnessi. Colgo anche l’occasione per ringraziare tutto il management di Unieuro, che con grande sensibilità ha sposato un progetto che tocca da vicino i ragazzi e le loro famiglie".

"L’idea di lottare insieme contro questo fenomeno è emersa di fronte alla cronaca quotidiana - dichiara Elena Babini, vicepresidente di PubliOne e ideatrice del progetto -. La tecnologia ha cambiato la vita di tutti noi e non potevamo restare indifferenti di fronte a casi di cyberbullismo sempre più numerosi. Ci rivolgiamo in particolare agli adolescenti, che nell’era digitale si sentono forti nell’attaccare i propri coetanei dietro a uno schermo, ma, nel momento in cui sono loro a essere vittime di vessazioni, non possiedono la struttura emotiva per poter reagire. Per questo è necessario che imparino a fare le scelte giuste".

"A nome mio e dell’agenzia, voglio ringraziare la giuria per aver riconosciuto a questa campagna un approccio creativo concreto - afferma Maurilio Brini -. La creatività è vera quando è funzionale: e in questo caso, la positività del messaggio va a colpire e contrastare direttamente una problematica che i fatti di cronaca ci raccontano sempre più spesso. Ringrazio quindi Unieuro, che ha già mostrato nel tempo la propria sensibilità”.

A conferma dello spessore del progetto e del suo valore in una società iperconnessa, Titi e Pagliari sono stati protagonisti di un panel dedicato alla lotta all’odio online nell’ambito del Wired Next Fest, l’evento organizzato dalla rivista Wired Italia. Durante l’intervento è stato anche mostrato un breve estratto del docufilm, che ha aiutato il pubblico a entrare in prima persona nella tematica e ha reso esplicita il filo conduttore del tour #cuoriconnessi: il racconto di storie vere, senza pietismo e senza giudizi.

“La nostra agenzia ha sempre lavorato con impegno per attivare una forte social responsibilità - commenta Gennaccari -. Come responsabile dei progetti digital di PubliOne, sono davvero fiero di questo progetto che va a coinvolgere un’azienda dalla forte sensibilità che ogni giorno lavora con la tecnologia. In questa attività sono stati scelti tutti gli strumenti che davvero costituiscono una comunicazione integrata”.

"Abbiamo avviato questo progetto nel 2016 ed è stata davvero un’esperienza straordinaria: per questo abbiamo voluto fortemente che continuasse anche nel 2017 - conclude Titi -. Ogni giorno, nei nostri negozi, proponiamo strumenti di connessione come PC, tablet e smartphone: abbiamo quindi sentito il dovere di sostenere una campagna di sensibilizzazione al cyberbullismo che coinvolga il maggior numero possibile di persone. Siamo ancora più fieri del coinvolgimento del nostro personale: tutte le 4.000 persone che lavorano all’interno dei nostri 480 punti vendita hanno ricevuto una formazione specifica sull’argomento, che ha dato loro la possibilità di essere innanzitutto informati in prima persona, e poi di informare anche i clienti".

"Noi di Unieuro siamo infatti convinti che la vicinanza al cliente, valore che ci contraddistingue da sempre, si raggiunga anche attraverso azioni come questa - conclude Titi -. Il punto vendita diventa un amplificatore dell’informazione e diventa piattaforma di prevenzione, grazie anche a questa campagna che si basa su un concetto molto importante: i dispositivi devono essere usati solo ed esclusivamente come mezzo di connessione positiva. È un onore e un piacere ricevere riconoscimenti come il KeyAward e lo speciale invito di Wired Italia a parlare del progetto di fronte a una platea di ragazzi, ma anche di professionisti del settore comunicazione".

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