Unieuro al debutto in Borsa, sul mercato azioni per circa 150 milioni di euro

L'Unieuro si prepara al grande passo, l'ingresso nella Borsa Italia nel segmento "Star". Il marchio della grande distribuzione di elettronica ed elettrodomestici, con base centrale a Forlì, debutterà in Piazza Affari ai primi di aprile. Lo scorso anno il colosso forlivese ha totalizzato ricavi per 1,5 miliardi di euro e un utile di 10,6 milioni. Si tratta quindi della seconda catena di distribuzione in Italia, dopo Mediaworld, che ha realizzato lo scorso anno un fatturato per 2,1 miliardi di euro. Unieuro oggi ha una quota di mercato del 18%, anche grazie diverse acquisizioni. 

Lo sbarco in Borsa permetterà essenzialmente il ridimensionamento del fondo  Rhone Capital II, che ha accompagnato la crescita dell'allora Sgm-Marco Polo Expert fino all'acquisizione di Unieuro, nel 2013, e poi la crescita del nuovo grande gruppo. Le azioni saranno vendute da Italian Electronics Holding (Ieh), azionista di controllo di Unieuro e partecipata al 70,5% dal fondo di private equity Rhone Capital II (insieme a Dixons Retail e alla famiglia Silvestrini con il management). Si tratta quindi di un trasferimento del capitale dagli attuali proprietari al mercato (con grandi investitori istituzionali e non piccoli risparmiatori), che arriverà ad assumere il controllo di una forbice compresa tra il 42,5% e il 48,88% del capitale.

L'incasso previsto, per il venditore, è di circa 150 milioni e le spese per il processo di quotazione ammontano a 5 milioni. Il prezzo è compreso tra 13 e 16,5 euro azione: significa che la valorizzazione della società oscilla tra i 260 e i 330 milioni di euro. Il prezzo definitivo verrà fissato al termine del periodo di offerta, che isi conclude il 30 marzo sotto le cure di Mediobanca (che agisce anche in qualità di sponsor), Citigroup, Credit Suisse e UniCredit (che è anche il principale finanziatore).