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Unindustria conferma i licenziamenti: "E' l'unica soluzione, non abbiamo più alternative"

A seguito della nota dei sindacati, Unindustria chiarisce le ragioni della sgradevole situazione che si sta delineando all'interno dell'Associazione negli ultimi giorni

A seguito della nota dei sindacati, Unindustria chiarisce le ragioni della sgradevole situazione che si sta delineando all’interno dell’Associazione negli ultimi giorni. “La crisi economica che ha colpito così duramente l’Europa dal 2007, non ha di certo risparmiato l’Italia e, in particolare, ha attanagliato nella sua morsa l’intera filiera produttiva. La provincia di Forlì-Cesena, purtroppo, non è stata risparmiata e le aziende hanno subito duri colpi. Come associazione di categoria, Unindustria è imprescindibilmente legata alla salute delle imprese associate. Quando queste soffrono, l’Associazione fa lo stesso. Ne consegue, che dall’inizio della crisi la struttura associativa non verte in condizioni economiche particolarmente favorevoli”, si premette nella nota.

“Per fronteggiare queste carenze, da almeno un paio d’anni, si è intervenuti su ogni possibile voce di spesa, eliminando quelle ritenute superflue e minimizzando al limite quelle ritenute indispensabili. Tra gli obiettivi principali di questa operazione, oltre a migliorare l’efficienza dell’intera struttura, vi era anche quello di scongiurare ipotetici interventi sul personale. Oggi, purtroppo, questa formula non è più sufficiente e con grandissimo rammarico l’Associazione si vede costretta a intervenire sull’unica voce di bilancio non ancora toccata: i dipendenti.  - confermano dall'associazione di categoria - Con grande difficoltà e amarezza, si è deciso di concentrare unicamente l’attenzione sui servizi cosiddetti 'core' dell’Associazione. Il personale non adibito a tali servizi è dunque da ritenersi in esubero, nonostante non siano mai state riscontrate inefficienze di alcun genere. Per sopperire a questa mancanza, viene chiesta una riqualificazione ai dipendenti che resteranno in forza, affinché sviluppino la capacità di fornire nuove proposte mirate al mantenimento di tutti i servizi già forniti e alla creazione di nuove offerte in linea con le necessità aziendali future”.

“In nessun caso i licenziamenti sono piacevoli, tanto per i dipendenti, quanto, anche se è difficile da credere, per i datori di lavoro. Il licenziamento, nella cultura imprenditoriale di cui Unindustria è rappresentante e portatrice, è l’extrema ratio. Avviare una trattativa sindacale volta a licenziare quelli che sono stati, per molti, i colleghi di una vita, è un impegno che la direzione e la presidenza si accingono a svolgere con grande dolore e immenso rammarico. Il motivo per cui, stando a quanto si può leggere nella nota sindacale recentemente pubblicata, Unindustria risulta indisponibile a considerare soluzioni alternative, è che la situazione attuale non permette, purtroppo, margini di manovra. Tutte le possibilità finalizzate a evitare interventi sul personale sono già state attuate in passato, ma risultano oggi insufficienti”.

Nonostante questo ridimensionamento, però, Unindustria Forlì-Cesena intende “impegnarsi a garantire comunque tutti quei servizi che hanno incontrato maggiori apprezzamenti da parte degli associati, focalizzando inoltre l’attenzione verso la proposta di nuovi servizi utili al rinnovamento del tessuto imprenditoriale; continuando così a rivestire quel ruolo di rappresentante di interessi e valori sani che costituiscono la giusta prospettiva per le imprese e la comunità locale”.

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