Zattini (Confcommercio): "Cesena capoluogo? Unendo le forze la Romagna può essere una Regione"
Ascom-Confcommercio Forlì, per bocca del suo presidente Alberto Zattini, torna a chiedere l'istituzione della Regione Romagna
Ascom-Confcommercio Forlì, per bocca del suo presidente Alberto Zattini, torna a chiedere l'istituzione della Regione Romagna. E lo fa attraverso una lettera aperta che sarà inviata alla Presidenza del Consiglio, alla Presidenza della Regione Emilia Romagna, giù giù fino a tutti i livelli istituzionali.
"Non è la prima volta chiediamo la nascita della Regione Romagna, e continueremo su questa strada. L''esigenza' di unire le forze arriva nel momento in cui qualcuno sembra volersi muovere in un'altra direzione. Non è un mistero che il territorio cesenate si stia muovendo perché gli venga riconosciuto lo status di co-capoluogo. Noi invece diciamo che la dimensione giusta è quella romagnola. Unendo le forze, tutti potremmo trarne dei benefici. In questi anni la penalizzazione con l'Emilia c'è stata, eccome se c'è stata. Cosa può mettere sul piatto la Romagna? Forlì il campus universitario e l'Università tutta, le mostre del San Domenico, il Polo tecnologico-aeronautico, aziende di livello nazionale come la Marcegaglia, la Ferretti , l’Elettrolux o Unieuro, solo per citarne alcune. Cesena punta anch'essa sull'università, sulla biblioteca Malatestiana, del Teatro Bonci e del Conservatorio 'Bruno Maderna', oltre che ad esprimere un ruolo primario in Italia nel settore agroalimentare".
"Per Ravenna basterebbe ricordare l’importanza del ruolo della chimica o della cultura (Dante, i mosaici e dicendo), in gran parte patrimonio dell’Unesco.
Rimini , famosa in tutto il mondo per la sua straordinaria industria turistica, valorizzata da un complesso fieristico di straordinaria importanza .
Mettiamo tutto insieme e otteniamo un Pil superiore all'Emilia e, presumo, anche a qualche regione italiana. Presentarsi come soggetto unico significherebbe poter chiedere finanziamenti per un intero territorio, con più probabilità di ottenerli e, grazie alla capacità dei nostri amministratori, di ottimizzarli. A proposito di questi ultimi a loro chiedo un impegno - in primis dei parlamenti romagnoli - per fare in modo che si torni non a parlare della Regione Romagna, ma che si concretizzi. Basta parole, servono fatti".