A Forlì il convegno nazionale "Apparati e centri di potere nella Repubblica sociale italiana: politiche e conflitti"
Il Convegno “Apparati e centri di potere nella Repubblica sociale italiana: politiche e conflitti” è in programma dal 30 marzo al 1° aprile a Forlì, nella Sala del Consiglio provinciale, in piazza Morgagni 9.
Il convegno è organizzato dall’Istituto per la Storia della Resistenza e dell’età contemporanea di Forlì-Cesena in collaborazione con l'Istituto Nazionale "Ferruccio Parri"; ha avuto il patrocinio dell'Assemblea Legislativa regionale, della Provincia di Forlì-Cesena e dell'ANPI nazionale ed è realizzato grazie al contributo della Direzione Generale Educazione, Ricerca e Istituti culturali del Ministero della Cultura. Tra i patrocinatori si segnalano anche Romagna Acque, Ser.in.ar, Associazione Luciano Lama, Formula Servizi. Unico sul tema e mai realizzato in Italia, è dedicato alla dimensione “istituzionale” della Repubblica sociale italiana (RSI); ha un rilievo scientifico nazionale e vedrà l’intervento di oltre trenta storici e ricercatori da tutto il Paese.
La partecipazione della cittadinanza è libera e, per gli insegnanti, valida come formazione e aggiornamento secondo la normativa MIUR.
Prendendo spunto dalle più recenti ricerche sull’Italia neofascista occupata dal Reich tedesco, e tenendo presente l’allargarsi dello spazio di studio determinato dalla messa a disposizione di nuovi fondi archivistici - centrali e locali -, l’Istituto per la Storia della Resistenza e dell’età contemporanea di Forlì-Cesena e l’Istituto Nazionale Ferruccio Parri di Milano organizzano un Convegno di studi dedicato alla dimensione “istituzionale” della Repubblica sociale italiana (Rsi), nel quadro della sua più generale storia politica, militare, sociale, economica ed amministrativa. Il convegno si propone di concentrare la propria attenzione su come – attraverso il lavoro delle sue istituzioni – la Rsi cercò di legittimarsi di fronte alla società italiana, come provò ad affrontare la quotidianità della guerra, come trascorse i mesi della propria esistenza in mezzo alla frammentazione dei propri apparati e la pluralità delle articolazioni territoriali e dei centri di potere. Senza per questo, ovviamente, dimenticare il contesto più generale in cui calò la propria esperienza il fascismo di Salò, segnato dalla violenza e dalla subordinazione (pur conflittuale) alla presenza occupante tedesca. In tal modo si pensa di poter verificare i concreti spazi di manovra e le effettive capacità di governo e amministrazione della Repubblica sociale nelle diverse regioni e province sulle quali governava.
Informazioni: 0543 28999 – istorecofo@gmail.com