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"Abbasso Napoleone", Paolo Poponessi racconta l’invasione francese nel Forlivese

"Ho impostato il mio lavoro come un vero e proprio reportage sulla fine del 1700, dando la parola ai testimoni dell’epoca", spiega l'autore del volume

Il 4 febbraio 1797 Napoleone Bonaparte fece il suo ingresso a Forlì trascorrendo la notte a Palazzo Gaddi. A poco più di un mese dal bicentenario della sua morte, avvenuta sull’isola di Sant’Elena il 5 maggio 1821, gli sconvolgimenti di cui fu protagonista anche nel nostro territorio, allora compreso nello Stato Pontificio, sono raccontati nel libro “Abbasso Napoleone”, scritto da Paolo Poponessi ed edito dalla cooperativa “L’Almanacco”, in distribuzione nelle edicole e librerie forlivesi. 

“Di quanto accadde nel Forlivese e in Romagna negli anni dell’invasione francese in Italia, dal 1796 al 1813, è stato scritto veramente poco – sottolinea Poponessi -. Ricordo la ricerca del professor Dino Mengozzi “L’Ottantanove in Romagna” e quelle dello storico ravennate Francesco Maria Agnoli. Per questo mi ha sempre incuriosito capire come si sviluppò la resistenza all’esercito d’Oltralpe da parte soprattutto del popolo e dei contadini che si riconoscevano nell’autorità spirituale e temporale del Papa, mentre aristocrazia e borghesia guardarono spesso con favore all’arrivo dell’imperatore”. Le rivolte e i ribelli che a queste si misero a capo sono, quindi, il contributo assolutamente inedito del volume. “Ho impostato il mio lavoro come un vero e proprio reportage sulla fine del 1700, dando la parola ai testimoni dell’epoca – prosegue Poponessi -. In questo ho potuto contare sui documenti del Fondo Piancastelli della Biblioteca comunale e su quelli conservati all’Archivio di Stato di via dei Gerolimini”.

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