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Torna a Forlimpopoli l'Abbejazzario con una serie di omaggi ai giganti del jazz

Proprio gli interpreti sono il cuore della seconda edizione, ospite del teatro Verdi di Forlimpopoli, una vera rassegna di giganti, di coloro che nella loro costante e inquieta ricerca hanno segnato le tappe e l'evoluzione del jazz.

Giunto alla sua seconda edizione, l’Abbejazzario prosegue nell'intento di narrare storia, vicende e protagonisti del jazz, movimento artistico, musicale e culturale centrale nel sentire del Novecento. La prima edizione della rassegna ha voluto affrontare in un interplay live di parole e musica, voce narrante e voci strumentali, alcuni dei passaggi densi di creatività dalle radici del jazz alle svolte come la swing era, il be bop, il free, tracciandone il profilo tramite quegli interpreti che meglio hanno rappresentato il suo continuo ri-generarsi.

Un racconto con cui si è cercato di delineare come questo fenomeno artistico sia legato alla società e alla cultura statunitense nelle sue contraddizioni e nelle sue conquiste. E da ciò abbia generato un'armonia che dalle periferie o dai club fumosi è divenuta uno strumento di comunicazione trasversale che oggi vede interpreti ad ogni latitudine del nostro universo.  

E proprio gli interpreti sono il cuore della seconda edizione, ospite del teatro Verdi di Forlimpopoli, una vera rassegna di giganti, di coloro che nella loro costante e inquieta ricerca hanno segnato le tappe e l'evoluzione del jazz. 

Si partirà il 13 dicembre, alle 21, con Miles Davis, affidato alle parole di Francesco Giardinazzo ed alle note di Mirko Cislino (tromba), Stefano Bedetti (sax), Nico Menci (piano), Stefano Senni (contrabbasso) e Marco Frattini (batteria). 

A seguire, il 14 gennaio Giovanni Serrazanetti introdurrà a Thelonious Monk insieme a Jimmy Villotti (piano - chitarra), Paolo Benedettini(contrabbasso) e Fabio Grandi (batteria)  

Il 21 febbraio, sempre alle 21, sarà la volta di Charles Mingus, narrato da Alberto Antolini e intepretato da Simone La Madia (sax), Marcello Abate (chitarra), Mauro Mussoni (contrabbasso), Andrea Grillini (batteria) e Sara Jane Ghiotti (voce).  

Spazio infine il 21 marzo a John Coltrane con Emiliano Pintori (piano), anche nelle vesti del narratore, insieme a Guglielmo Pagnozzi (sax), Filippo Cassanelli (contrabbasso) e Andrea Grillini (batteria). 

La rassegna è curata dall’associazione Dai de Jazz col sostegno del Comune di Forlimpopoli. 

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